Cai sempre in vetta e a due passi dal cielo Con il “Maria Luisa” e il “Citta di Busto”

Rifugi Cai

BUSTO ARSIZIO – Si sono guadagnati il marchio “Ospitalità italiana” i rifugi del Cai di Busto in val Formazza.

Il “Città di Busto” a quota 2mila 480, che si raggiunge da Riale con una camminata di due ore e mezzo e poco distante il “Maria Luisa” in località Valtoggia, hanno conquistato l’importante riconoscimento. Il che equivale alla dizione “garanzia per il cliente di elevati standard di accoglienza e servizio”. Tant’è che nei due rifugi di casa nostra non si fanno attendere i turisti: al “Città di Busto” si contano tra i sei e settecento pernottamenti, mentre i visitatori si aggirano sui 5mila. Al “Maria Luisa” transitano dagli otto ai novemila escursionisti. Insomma due belle cifre di cui il Cai va fiero.

Uno dei responsabili Paolo Tagliabue ci tiene a sottolineare che «chiunque volesse raggiungere in tutta sicurezza i rifugi ed essere accompagnato da soci Cai, può rivolgersi nella sede di Busto aperta il lunedì e mercoledì tutto l’anno, tranne dal 2 al 28 agosto». E ricorda anche una data da annotare in agenda per gli appassionati della montagna: «Nella domenica 23 settembre è in programma una festa per la chiusura dei rifugi. Quest’anno l’addio alla stagione estiva si farà al “Città di Busto” e se qualcuno fosse interessato dovrebbe fissare la prenotazione».

Ogni anno 15-20mila euro per i lavori

Una spesa che oscilla tra i 15 e i 20 mila euro ogni anno viene investita per i lavori dei rifugi. «Nel dettaglio, al “Maria Luisa” nel 2015 abbiamo rifatto il pavimento della sala da pranzo – prosegue Paolo Tagliabue – l’anno dopo l’impianto idraulico con la sostituzione della caldaia a condensazione, nel 2017 sostituiti i serramenti esterni, le finestre e il riscaldamento nel corridoio notte con il rifacimento dei coprimaterassi. Quest’anno i tavoli della sala da pranzo. Al “Città di Busto” sono stati ristrutturati i servizi igienici, sostituiti il boiler e i portoni d’ingresso, poi sono stati effettuati lavori d’imbiancatura e di rinforzo del tetto».

Il “Città di Busto”
Il gioiello della città di Busto immerso nelle vette sopra la suggestiva cittadina di Riale è aperto da giugno a settembre e da più di 40 anni la gestione spetta al custode Marco Valsesia.

Da lì numerose le passeggiate: in 40 minuti si raggiunge il Lago dei Sabbioni con il ghiacciaio che s’innalza proprio di fronte; in un’oretta e mezza si può ammirare da vicino la stupenda parete Nord dell’Hosandhrn e gustare il cibo del rifugio Claudio e Bruno. Altri rifugi da non perdere, il Mores e il Somma Lombardo e più in su il 3A.

Gli escursionisti esperti possono sbizzarrirsi tra vette più impegnative. A frequentare la struttura non mancano turisti svizzeri e tedeschi, considerando nelle vicinanze il passo Gries che mette in collegamento la Val Formazza con la Svizzera. Ma dal Gries, i bustocchi non possono non notare il sentiero pianeggiante che in quattro ore conduce al Maria Luisa: un nome tutto bustocco, sentiero Castiglioni.

Il “Maria Luisa”

A gestirlo è Giovanni Maceraudi ed è aperto quasi tutto l’anno: da gennaio a fine aprile tutti i giorni per chi vuole cimentarsi a raggiungerlo con ciaspole o sci alpinistico, in estate da metà giugno solo negli weekend, da luglio a settembre tutti i giorni. Con una passeggiata alla portata di tutti di un paio d’ore si sale da Riale. Da qui, suggestive le escursioni al passo San Giacomo, a punta Val Rossa, a Rupe del gesso, il giro dei laghi Boden e il circuito del passo del Corno. Gli escursionisti esperti possono sfidare il Basodino a più di 3mila metri.

Rifugio maria luisa

Rifugi Cai Busto – MALPENSA 24