Omicidio Cairate, Andrea Bossi ucciso da un unico colpo di coltello al collo

CAIRATE – L’autopsia conferma che ad uccidere Andrea Bossi, 26 anni, è stato il fendente da arma da taglio al collo. Una pugnalata inflitta con violenza e arrivata in profondità. Nulla di più trapela dagli inquirenti sulle anticipazioni dell’esame necroscopico eseguito oggi, martedì 30 gennaio.

L’arma del delitto

Bossi è stato assassinato nella sua abitazione di via Mascheroni a Cairate, dove si era trasferito dalla nativa Fagnano Olona, da pochi mesi. Per gli esiti dei tossicologici bisognerà attendere. Così come sarà necessario attendere per avere ulteriori dettagli: sul punto la procura si riserva. Anche su quale sia stata l’arma del delitto nulla trapela: secondo indiscrezioni si tratterebbe di un coltello da cucina che l’assassino si è poi portato via.

Nulla trapela nemmeno su eventuali tracce biologiche o impronte che il cadavere di Bossi potrebbe aver rivelato. Anche in questo caso sarà necessario attendere i riscontri delle analisi scientifiche. E’ quasi certo che ad uccidere il 26enne sia stato un uomo. Una persona che conosceva e con la quale aveva una relazione affettiva.

La pista passionale

Gli ha aperto la porta, se non addirittura potrebbe averlo invitato a casa sua per una serata insieme. La rapina potrebbe essere stata conseguenza dell’omicidio, per depistare le indagini. Oppure potrebbe essere il movente: Bossi potrebbe essersi fidato della persona sbagliata che approfittando di lui lo avrebbe ucciso salvo poi derubarlo. La salma potrebbe essere dissequestrata dall’autorità giudiziaria nelle prossime ore. La data dei funerali non è ancora stata fissata. Le esequie saranno celebrate in ogni caso a Fagnano Olona.