ROMA – «Il Governo Conte insegue per consenso politico solo la “questione meridionale”, ma trascura e ignora che oggi esiste una grave crisi economica del nord produttivo e del resto del Paese», Il senatore Sefano Candiani (Lega) contro la decisione del Governo di inserire uno sgravio contributivo del 30% per le imprese del Sud, da applicare sulla parte del cuneo fiscale che spetta al datore di lavoro, nell’atteso “decreto di agosto”.
La questione settentrionale dimenticata
Varesotto, ex sindaco di Tradate, Candiani (nella foto), ragiona in bilico tra vecchia e nuova Lega. Quella che oggi ha perso la parola Nord e che Matteo Salvini ha voluto nazionale. Il leader dell’ex Carroccio al sud ha di fatto raccolto voti e consensi, virando molto dall’idea politica originale di Umberto Bossi che si fondava sul federalismo. «Per la narrazione di Pd e 5Stelle non può esistere una “questione settentrionale” – scrive ancora Candiani in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook – Che invece oggi oltre ad esistere, dopo la pesante crisi Covid19 rischia l’esasperazione». Per il Governo quello dello sgravio dovrebbe rappresentare un primo passo verso un più ampio Recovery plan. Altri investimenti sarebbero da programmare sul medio e lungo periodo per colmare il gap Meridionale.
Italia divisa
Per Candiani il non affrontare contemporaneamente la crisi economica a nord e sud dividerà ancora di più l’Italia in due. Con il rischio che la Lega nazionale di Salvini perda consistentemente consenso nelle regioni del Nord, in quel “motore economico d’Italia” (oggi in sofferenza) dove è nata e dove è riuscita a fondare le radici necessarie per arrivare nelle “stanze dei bottoni” romane. «Gli Italiani vanno aiutati tutti assieme. Chi lavora e chi fa impresa va considerato da Nord a Sud, altrimenti da questa crisi l’Italia uscirà ancora più divisa», conclude infatti Candiani.
Stefano Candiani, il salviniano di ferro, che sta per essere promosso