Candidati minorenni e 10 quartieri: così le consulte di Legnano daranno voce a tutti

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LEGNANO – Cambia il regolamento delle consulte territoriali di Legnano, che passerà al voto del Consiglio comunale del 21 e 22 gennaio. Le proposte di modifica sono state illustrate dall’assessore alla Quotidianità, Monica Berna Nasca, poi discusse e integrate nella commissione Affari generali. Le novità principali riguardano la divisione delle consulte in quartieri (nella cartina in alto), che saranno dieci in tutto con tre membri cadauno. Tre saranno i quartieri per la consulta Oltresempione: Oltresempione, Canazza e Olmina; tre per il Centro (Costa, Centro e San Martino) e quattro per l’Oltrestazione: Oltrestazione, Oltreponte (San Bernardino), San Paolo e Mazzafame. Fra i tre rappresentanti del quartiere Olmina uno dovrà risiedere nell’Oltresaronnese.

Necessarie 10 firme nel proprio territorio

Altra modifica proposta, la durata del mandato delle consulte, che non andrà più in parallelo al mandato del Consiglio comunale ma sarà di 36 mesi. Diverse anche le modalità per le candidature, che dovranno essere supportate dalle firme di cittadini residenti nel territorio della stessa consulta. Nella discussione sono state recepite due richieste di modifica: i sedicenni potranno candidarsi e il numero delle firme da raccogliere, inizialmente fissato a 20, è stato portato a 10.

Berna Nasca: «Giovani stimolati alla vita politica»

«In commissione si è sviluppata una discussione molto proficua – spiega Berna Nasca – e ringrazio tutti i consiglieri per il loro contributo e le loro proposte. Pur nella diversità delle posizioni espresse si è arrivati su alcuni aspetti a una sintesi soddisfacente. Di assoluto rilievo è l’introduzione della possibilità per i minorenni con 16 anni compiuti di candidarsi, decisione che vuole stimolare i giovani a interessarsi in modo attivo alla vita della città. Quanto alle modifiche al regolamento che ho illustrato in commissione, vanno nella direzione di una rappresentanza più puntuale delle zone in cui ogni consulta è divisa. Ogni quartiere presenta le sue specificità e i suoi problemi, quindi ci è parso corretto ripartire i territori e ricalibrarne la rappresentanza per dare voce a tutti. Importante ci è parso anche slegare le consulte dal Consiglio comunale e dalla logica di rappresentanza partitica o di lista: l’obiettivo è stimolare la partecipazione dei cittadini e non riprodurre in scala ridotta l’Aula. Sempre nell’ottica di promuovere la partecipazione dal basso abbiamo pensato di reintrodurre la raccolta delle firme a supporto delle candidature: chi desidera entrare a far parte delle consulte, autonomamente, deve attivarsi nel suo territorio presentandosi e illustrando il suo impegno a favore del quartiere di riferimento». È in fase di valutazione, per finalizzare il documento che sarà presentato in Consiglio comunale, la proposta avanzata dal Movimento dei cittadini di istituire i Consigli di quartiere.

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