Caos all’ospedale di Varese: 500 anziani in coda. L’Asst: «Colpa della Regione»

varese ospedale anziani coda

VARESE – In coda, in uno corridoio stretto. Ancor di più se a riempirlo sono qualche centinaio di persone (c’è chi dice addirittura 500). E senza star lì troppo a guardare la distanza sociale di sicurezza consigliata da tutti da un anno a questa parte.

500 in coda

Una scena che in tempi di pandemia fa ancora più clamore, specialmente se il luogo in cui è accaduta è un ospedale. Quello di Circolo per la precisione. Dove ieri, martedì 16 gennaio, (ma il video ha iniziato a circolare oggi) si è registrato qualche problema di affollamento. Tanto che i volontari in campo hanno fatto fatica a gestire il rispetto delle distanze. Non certo per loro responsabilità, ci mancherebbe.

A creare una situazione di tilt, che ha visto tra l’altro coinvolti molte persone anziane e quindi una categoria fragile e a rischio per il Covid, è stato il sistema di prenotazione da parte della centrale regionale di Aria. Sistema che è già stato criticato in maniera pesante anche dal referente di Regione Lombardia per la campagna vaccini regionale Guido Bertolaso. Aria, anche in questo caso, non ha rispettato l’agenda definita dall’ospedale di Circolo e ha concentrato in due ore tutte le convocazioni. Risultato: 500 persone presenti in contemporanea e in coda in un corridoio.

La spiegazione dell’Asst

Possibile? Verrebbe da chiedere visto i tempi, gli sforzi e la consapevolezza di quali sono i talloni d’Achille nelle varie situazioni che continuano a essere “emergenza pandemia”, ma non sono più, come un anno fa, “effetto a sorpresa. Si è possibile. E a spiegare il motivo di quanto accaduto è stata la stessa Asst Sette Laghi.

La grande sede vaccinale dell’area formazione dell’ospedale di Circolo sta funzionando con ordine ed efficienza da settimane, accogliendo migliaia di vaccinandi senza assembramenti e con grande celerità, a dimostrazione che non solo la struttura è idonea allo scopo, ma anche i percorsi predisposti. L’organizzazione dell’attività e persino la segnaletica lo sono, grazie all’attento lavoro di analisi e pianificazione svolto dal team di professionisti dell’Asst Sette Laghi che si stanno occupando di questa attività ad altissima complessità.

Purtroppo, si sono verificati dei problemi tecnici nel sistema delle prenotazioni, che è esterno alla nostra azienda. Anziché distribuire le prenotazioni lungo tutto l’orario di attività, come richiesto, sono state concentrate in una fascia oraria molto ristretta, creando delle difficoltà ai nostri operatori e ai volontari, questi ultimi presenti proprio per supportare l’accoglienza e l’orientamento dei vaccinandi.

In ogni caso, il nostro personale e gli stessi volontari hanno saputo far fronte al problema con rapidità, garantendo il rispetto del distanziamento.

Abbiamo subito segnalato il disguido

Contestualmente, l’azienda ha ancora una volta provveduto a segnalare alla piattaforma che si occupa delle prenotazioni il disguido verificatosi, ricevendo conferma del fatto che si sono fatti carico della questione e che stanno cercando di risolverla. Purtroppo, i nostri professionisti, che hanno studiato e allestito tutti i centri vaccinali attivati nella nostra Azienda, non possono intervenire su fattori esterni, quali appunto il sistema di prenotazione.

Nel confermare quindi l’adeguatezza dell’organizzazione predisposta per le sedi vaccinali allestite all’interno degli Ospedali dell’Asst dei Sette Laghi, si coglie l’occasione per ricordare che da inizio aprile sarà pronta ad entrare in funzione anche la grande sede vaccinale della Schiranna di Varese, grazie alla sinergia con il Comune di Varese e l’esercito.

Carignola del PD: “Colpa della Lega”

Sulla questione è intervenuto il segretario cittadino del Partito Democratico Luca Carignola: «Cinquecento anziani in pieno assembramento all’ospedale di Varese per vaccinarsi. È un controsenso, ma è anche l’ennesima prova dell’incapacità leghista, che guida la Regione, a gestire la pandemia. I problemi “tecnici” che si sono verificati nel sistema delle prenotazioni, hanno fatto si che si concentrasse la presenza di 500 anziani, la categoria più fragile, in una fascia oraria ristretta di 2 ore. La futura grande sede vaccinale della Schiranna di Varese, presto pronta grazie alla sinergia tra Comune e Esercito, servirà a mettere una pezza alla malagestione, ciò non toglie però che le costanti falle del sistema Fontana mettono in pericolo i cittadini. Il Covid-19 è ancora lontano dall’essere sconfitto, e per questo non possiamo più sopportare passi falsi».