Morti in corsia a Saronno, la difesa di Cazzaniga: «Erano cure palliative»

cazzaniga saronno ergastolo procura

SARONNO – «Omicidi? No, cure palliative». È questa la «lettura alternativa» rispetto alle morti dei pazienti, per le quali Leonardo Cazzaniga, già vice primario del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, è stato condannato all’ergastolo in primo grado. La ha fornita l’avvocato Andrea Pezzangora, difensore di Cazzaniga insieme al collega Ennio Buffoli, nell’arringa pronunciata questa mattina nel corso dell’udienza del processo in appello per le morti in corsia, di fronte al collegio di togati e popolari presieduto dalla giudice Giovanna Ichino. I pazienti, ha argomentato il legale, «stavano già morendo di morte naturale al loro ingresso in pronto soccorso». E, questa la linea della difesa ribadita anche in appello, «a rileggere la vicenda attraverso i parametri delle cure palliative tutto acquista un senso».

L’arringa della difesa

Sono dodici, di cui 10 avvenuti nelle corsie dell’ospedale, gli omicidi che vengono imputati al “dottor Morte”, come è stato ribattezzato Leonardo Cazzaniga, medico anestesista che avrebbe somministrato cocktail di farmaci sedativi, letali per i pazienti. Ma nella versione del legale, l’ex vice-primario «non ha somministrato i farmaci, ma li ha prescritti. Però non ci siamo chiesti come mai abbia messo per iscritto quelle terapie? Forse perché non le reputava illecite». Insomma, secondo il difensore «la scelta di somministrare questi farmaci» sarebbe stata «coerente con la scelta di somministrare cure palliative». una versione che prova a negare l’esistenza di un rapporto di causa ed effetto «tra le iniezioni e i decessi». Anche perché «manca un accertamento diagnostico in grado di provare che la morte dei pazienti sia stata responsabilità di Leonardo Cazzaniga», stando a quanto ha affermato l’avvocato Pezzangora, derubricando la relazione dei periti a «congettura indimostrabile». Di qui la richiesta di assoluzione «perché il fatto non sussiste o perché manca la prova che il fatto sussista».

Saronno, Appello Cazzaniga. Il dottor Morte: «Pentirmi? Io non ho mai ucciso»

saronno cazzaniga processo appello – MALPENSA24