Cappato si autodenuncia a Milano: “Ho aiutato Elena a morire”

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Marco Cappato

MILANO – Ore 11.15, caserma dei carabinieri, via Fosse Ardeatine, Milano: “Buongiorno, sono Marco Cappato, vorrei autodenunciarmi“. Così il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni si è presentato ai militari dopo essere tornato dalla Svizzera, dove ha accompagnato Elena, malata oncologica, a porre fine alla sua vita. L’uomo che ha sollevato il “caso fine vita” in Parlamento, dopo aver accompagnato al suicidio assistito Dj Fabo e Davide Trentini, ha aiutato un’altra anima a trovare la pace.

Elena però, a differenza dei precedenti casi, non era tenuta in vita da macchinari, ma ha scelto di porre fine alla sua vita prima di arrivarci. La donna, 69 enne veneta, gli ha chiesto aiuto al termine di una lunga malattia, una patologia oncologica ai polmoni, metastatica e incurabile. La donna non voleva che le decisioni sulle sue sorti pesassero sui suoi familiari.

Cappato ha già spiegato di essere pronto a rifarlo per coloro che ne avranno bisogno. “Elena ha appena confermato la sua volontà: è morta, nel modo che ha scelto, nel Paese che glielo ha permesso“, ha poi postato Cappato su Twitter. Ora per lui potrebbe aprirsi un altro capitolo giudiziario: rischia 12 anni di carcere.

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