Milano, il figlio di 11 anni costretto a spacciare: condannati i genitori

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MILANO – Un futuro segnato, criminale, violento, deciso dai genitori, é quello che sarebbe toccato a un bambino di 11 anni, “arruolato” come spacciatore dai suoi stessi genitori, entrambi pusher, e salvato da un’indagine dei carabinieri e della Dda di Milano.

Spacciava per i genitori

Ieri, giovedì 28 aprile, il Tribunale meneghino ha condannato i suoi genitori insieme ad altre quattordici persone, tutte arrestate a seguito di una maxi indagine dei carabinieri della Compagnia Milano Duomo, coordinati dalla Dda milanese, e che ha spazzato via una rete di spaccio gestita da tre gruppi criminali, di cui uno collegato all’ndrangheta. Secondo quanto ricostruito dalle indagini e confermato dal Gup di Milano, Stefano (nome di fantasia), era stato irretito dai suoi genitori e convinto di fare “una cosa da grandi”, nell’appartamento di piazza Prealpi dove viveva con mamma e papà.

Cocaina per gioco

Loro gli avevano insegnato a confezionare le dosi, in particolare di cocaina, quasi fosse un gioco, una scena di un film di quelli che era stato abituato a guardare in tv. Inoltre, sempre secondo le indagini, avrebbe anche accompagnato il padre durante alcune consegne di panetti di droga.

Le condanne

Ieri il giudice ha deciso che l’uomo dovrà scontare 9 anni e 2 mesi di reclusione, con una multa di oltre 23 mila euro, mentre la moglie 8 anni e 21 mila euro di multa. Ora il piccolo si trova in una struttura protetta, in attesa di capire cosa sia meglio per il suo futuro, assolutamente lontano dai genitori e dalla droga.

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