CARDANO AL CAMPO – «Problemi di personale». Sollecitato dal gruppo di opposizione di Progetto Cardano, con queste parole il sindaco Maurizio Colombo ha annunciato in consiglio comunale lo scorso giovedì l’ingresso di una cooperativa nella gestione dell’asilo nido comunale Oreste e Piero Bossi.
Verso l’esternalizzazione
In aula non sono stati svelati molti altri dettagli sulla esternalizzazione del servizio, se non che tra pensionamenti e avvicendamenti la struttura è andata in sofferenza nella gestione delle risorse umane. Il confronto politico è stato posticipato a una Commissione Affari generali convocata per domani 25 luglio a Palazzo Prati. Il dato di partenza è la “Procedura negoziata per l’affidamento del servizio di gestione integrata servizi educativi ed ausiliari presso l’asilo nido comunale “Oreste e Piero Bossi” che è stata avviata lo scorso maggio. «Il servizio oggetto del presente capitolato è inteso quale integrazione al personale comunale», si legge nella determina, a parziale rassicurazione in merito alle preoccupazioni della cittadinanza.
Un appalto da 700mila euro
Di certo sarà un cambiamento notevole, se si considera che la gara di appalto è pari a 738mila euro per tre anni. Le minoranze vogliono vederci chiaro perché pretendono che la qualità del servizio offerto rimanga immutata. L’asilo nido di Cardano viene considerato infatti da anni un fiore all’occhiello dell’offerta formativa pubblica della città. Basti pensare che nel 2017 una delegazione delle educatrici venne invitata a Praga al 28esimo Congresso internazionale Montessori per presentare i risultati di una ricerca osservativa, avviata sei anni prima, dedicata alla “libera sperimentazione sensomotoria”. Si tratta di un metodo pedagogico, realizzato al nido pubblico di Cardano con il coinvolgimento diretto dei genitori, per il quale arrivarono richieste da tutta Italia (e oltre) per percorsi osservativi, tirocini e pubblicazioni.