Cardano, giunta light per Colombo. «Gli assessori saranno soltanto tre»

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CARDANO AL CAMPO – Ha la facoltà di scegliere fino a cinque assessori Maurizio Colombo, sindaco di Cardano al Campo eletto lo scorso 26 maggio. Ma ne nominerà soltanto tre. Il primo segnale di discontinuità rispetto al passato, dunque, è la composizione di una giunta light.

Una giunta snella

«Sarà una giunta snella», assicura Colombo. E a domanda se saranno soltanto tre gli assessori, come si vocifera da giorni, risponde in modo affermativo. Nomi, però, al momento non ne fa, perché dice che gli ultimi dettagli sono ancora in fase di definizione. L’annuncio della squadra avverrà direttamente in consiglio comunale, durante la serata d’insediamento già convocata per giovedì 13 giugno alle 21 in sala Pertini.

Il totonomi

Le indiscrezioni non cambiano rispetto a otto giorni fa. I leghisti Valter Tomasini e Angelo Marana (nella foto con Maurizio Colombo al centro) sono ormai certi di un posto in giunta, proprio come la coordinatrice di Fratelli d’Italia, Meri Suriano. Tomasini sarà vicesindaco con delega al Bilancio, mentre Marana si occuperà di Cultura, Sport e Istruzione. A Suriano invece i Servizi sociali e il Commercio. L’Urbanistica e i Lavori pubblici – due deleghe fondamentali – al momento resterebbero in capo al sindaco, ma non è detto che nei prossimi giorni potrebbero esserci dei cambiamenti o se, terminata la fase di ambientamento a Palazzo Prati, Colombo potrebbe decidere di allargare la giunta a nuove figure. L’aula dovrà infine scegliere il presidente del consiglio comunale e la maggioranza sarebbe orientata a far convergere i voti su Enrico Reguzzoni.

Gli stipendi della giunta

Di certo la giunta light appesantirà di lavoro e responsabilità ciascun componente dell’esecutivo, ma non è detto che abbasserà drasticamente i costi della politica. Il predecessore di Colombo, Angelo Bellora, come prima decisione dopo il suo insediamento nel 2014 dimezzò infatti il suo emolumento e quello degli assessori, con un risparmio per le casse comunale superiore ai 35mila euro. Per ottenere un ulteriore abbassamento dei costi della politica, dunque, bisognerà attendere di vedere se l’esecutivo Colombo confermerà gli attuali emolumenti oppure se li riporterà ai massimi previsti dalla legge, ovvero 2.400 euro lordi per il sindaco, 1.250 per gli assessori e 275 per il presidente del consiglio. Una decisione che al momento non si può sapere perché verrà discussa soltanto nella prima riunione di giunta.

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