Cardano, ergastolo definitivo per Pegoraro: rigettato l’ultimo ricorso

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CARDANO AL CAMPO – La Cassazione rigetta anche l’ultimo ricorso: Giuseppe Pegoraro sconterà definitivamente l’ergastolo per l’omicidio del sindaco di Cardano al Campo Laura Prati. E’ finita: la vicenda è chiusa. L’ex vigile di Cardano sconterà il fine pena mai. La Massima Corte si è espressa pochi minuti dopo le 22 di oggi, lunedì 25 febbraio, rigettando il ricorso con il quale il difensore Maria Grazia Senaldi, aveva chiesto, ancora una volta, l’annullamento della sentenza impugnando la decisione con cui lo scorso 27 marzo, la seconda Corte d’Assise d’appello di Milano aveva negato a Pegoraro le attenuanti generiche e ribadito il carcere vita.

Non ci sarà un terzo Appello

La vicenda è dolorosissima e molto travagliata. Anche a livello processuale. Era il 2 luglio del 2013 quando Giuseppe Pegoraro si presentò negli uffici comunali di Cardano. L’uomo incolpava Prati della conferma della sospensione per sei mesi dal servizio dopo una condanna per peculato. Atto dovuto per legge. Nell’ufficio di Prati il “Rambo” del Gallaratese esplose tre colpi di 7.65 contro il vicesindaco Costantino Iametti e subito dopo altri tre con bersaglio il primo cittadino. Ricoverata prima a Gallarate e quindi a Varese, la donna morì il 22 luglio. Cause del decesso, ha stabilito la prima sentenza d’appello, la dissecazione dell’arteria cerebellare provocata dagli spari e la conseguente caduta sul pavimento.  Pegoraro fu condannato all’ergastolo in primo e secondo grado. La Cassazione rinviò, però, il processo in Appello una seconda volta. E ancora fu confermato il fine pena mai a carico dell’ex vigile.  Nuovo ricorso del difensore secondo il quale, la sentenza dell’appello bis, rifiutando a Pegoraro le attenuanti generiche, aveva non solo disatteso nella sostanza le valutazioni degli “ermellini” romani, ma non le ha neppure prese in considerazione.  Questa sera la Massima Corte ha messo la parola fine alla vicenda: il ricorso è stato rigettato. Il suo accoglimento avrebbe comportato un nuovo (il terzo) processo in Appello e in caso di accoglimento anche la caduta della condanna all’ergastolo. Così non è stato: la sentenza per Pegoraro è definitiva. Fine pena mai.

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