Europee, la candidatura di Tovaglieri (Lega) e i malumori della base. A partire da Gallarate

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VARESE – Sorprende, e inevitabilmente sta facendo discutere, la decisione del segretario provinciale della Lega Matteo Bianchi di giocare la carta di Isabella Tovaglieri per Bruxelles. La vicesindaco di Busto Arsizio non era infatti stata scelta nemmeno dalla circoscrizione bustocca. Eppure al momento appare come la favorita per comparire nella lista dei candidati per le elezioni Europee del prossimo 26 maggio. Rumors provenienti dalle sezioni del Basso Varesotto dicono che la scelta di Bianchi abbia spiazzato innanzitutto i militanti del Gallaratese che, prima di Bianchi, avevano intuito come la scelta di una donna avrebbe potuto essere la chiave del successo. E infatti avevano indicato il nome di Claudia Mazzetti, assessore alle Attività produttive nella città dei Due Galli.

Il malumore della base

Il nome di Isabella Tovaglieri non è uscito dal suo territorio, né dalla sezione di Busto né dalla circoscrizione che aveva optato per l’ex sindaco Gianfranco Tosi. Perché? Probabilmente nella decisione aveva influito il cursus honorum. A dispetto di storici militanti che ancora attendono il loro turno per avere un posto al sole, c’è infatti qualcuno della Lega bustocca che crede che Tovaglieri abbia già ampiamente bruciato le tappe con la nomina a vicesindaco e che, la sua grande chance, se la sia giocata lo scorso marzo, con l’inserimento nella lista della Camera dei deputati come quarta (al momento è la prima dei non eletti) pur non essendo ancora in possesso dei cinque anni di militanza, ritenuto elemento imprescindibile. Ma a quanto pare era una regola che prevedeva eccezioni.

Delusione gallaratese

La scelta di Bianchi ha spiazzato tutti ma ha deluso soprattutto la circoscrizione 5 che aveva (ha) puntato su Mazzetti, assessore con più lunga militanza di Tovaglieri nel partito. Nel Gallaratese avrebbero probabilmente accettato se al suo posto il provinciale avesse puntato su un nome forte come quello dell’attuale consigliere regionale Francesca Brianza, ma proprio non possono accettare di perdere il derby giocato sull’asse Busto-Gallarate se sono criteri oggettivi quelli da mettere sull’ago della bilancia.

Indecisione pre-elettorale

La scelta del candidato alle Europee per la provincia di Varese si inserisce oltretutto nel momento decisivo per delineare alleanze e sindaci per le Amministrative del prossimo maggio. Mancano ormai soltanto tre mesi, eppure i giochi ancora non sono chiusi nella stragrande maggioranza dei Comuni al voto, in particolare i più importanti. A Samarate si sta consumando una clamorosa rottura con Forza Italia, a Tradate non si sa ancora chi punterà alla fascia tricolore, mentre a Cardano aspettano impazienti da mesi il via libera della segreteria provinciale per annunciare il candidato, individuato già lo scorso agosto. Un’indecisione che i non bianchiani all’interno della Lega considerano come diretta conseguenza dell’assenza del segretario provinciale leghista, impegnato a Roma come onorevole. Per statuto sarebbe dovuto decadere con l’elezione alla Camera dello scorso marzo, ma proprio per le frizioni provinciali ancora non è stato indetto il congresso. La decisione calata dall’alto di Tovaglieri sembra ora destinata a far riemergere il clima avvelenato all’interno della Lega in provincia di Varese.

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