Scuole chiuse, i genitori di Casciago: «Dad inadeguata, impossibile tacere»

casciago genitori scuole chiuse

CASCIAGO – «Il diritto allo studio è fondamentale ma, per gli alunni della scuola “Villa Valerio”, da parte del Governo sono giunte decisioni asettiche, e senza reale necessità riguardo a didattica e restrizioni. Perciò, come sindaco di Casciago, mi faccio portatore delle istanze espresse dai loro genitori, dopo la nuova chiusura, in una lettera collettiva che deve avere visibilità». Con queste parole Mirko Reto, insieme all’assessore all’Istruzione Caterina Cantoreggi, ha manifestato oggi, venerdì 22 gennaio, il suo appoggio al comitato rappresentato da Daria Cotta: la missiva, firmata da cinquanta famiglie, è stata inviata anche ai primi cittadini di Luvinate e Barasso.

Un mondo surreale

«La lettera è un grido di dolore e di richiesta d’aiuto per questi ragazzi che, per le restrizioni antiCovid, stanno ormai vivendo in un mondo surreale», ha esordito il sindaco. «Il problema non riguarda soltanto l’avere una preparazione sufficiente per affrontare un percorso scolastico ma anche quello delle grosse limitazioni alla socialità, «così come il poter fare una semplice passeggiata. Parlo anche da genitore: non sottovalutiamo problematiche come la dipendenza da tablet, videogiochi, etc., fino a fenomeni come quello degli hikikomori». Come ha ricordato Cantoreggi, «si tratta di preadolescenti, che dunque si trovano in un’età in cui ha inizio la formazione della propria identità: è necessario avere un riscontro dai propri professori e compagni, vivere in comunità».

La realtà del territorio

«Il fatto è che a volte sembra che il Governo e il ministero dell’Istruzione non conoscano la realtà del nostro territorio», ha continuato Reto. «Hanno come riferimento le scuole di Roma o Torino, ma noi abbiamo esigenze diverse. Per esempio non c’è un trasporto pubblico: gli studenti arrivano a scuola a piedi o accompagnati in macchina dai genitori. E ce l’abbiamo messa tutta, lavorando da luglio a un piano strategico per le varie precauzioni, organizzando ingressi differenti e orari alternati. Ma siamo stati abbandonati: i banchi a rotelle non sono la soluzione. Vogliamo scrivere al ministero, inviando un dossier sulle nostre attività. Chiederemo un intervento urgente e tangibile: ogni giorno che passa è un danno psicologico per i nostri ragazzi».

La richiesta d’aiuto

«La nostra non è una voce di protesta contro le precauzioni che ci sono state imposte ma, dopo la notizia della chiusura delle scuole, noi genitori siamo sempre più preoccupati, e scoraggiati di fronte a una situazione abbastanza confusa», ha spiegato Cotta. «Così non può andare avanti. Si poteva accettare all’inizio. Fino a settembre c’è stata però la possibilità di trovare dei metodi per arginare il problema e adesso, dopo la seconda ondata, continua ancora. Non ci troviamo in un capoluogo: ogni famiglia deve fare i salti mortali per fronteggiare questo stato di cose, che è seriamente dannoso. Vorremmo che la nostra richiesta d’aiuto venisse portata oltre e abbiamo scelto questo modo per chiedere supporto». Qui di seguito è riportato il testo della lettera:

Casciago, 17 Gennaio 2021

Eggr. Sigg. Sindaci,

siamo un gruppo di famiglie di alunni delle classi seconda e terza della scuola media Villa Valerio e vorremmo rendervi partecipi di alcune considerazioni e riflessioni che ci accomunano in merito a questa ulteriore chiusura della didattica in presenza.

Premettiamo che non vuol esserci alcuna critica nei confronti dell’istituto scolastico né delle altre istituzioni; anzi, fin da subito vorremmo fosse chiaro il nostro apprezzamento verso l’impegno dimostrato da tutti in questi mesi difficili.

Nonostante questo, le soluzioni messe in campo per garantire agli studenti una “buona scuola” (nel senso più ampio del termine, non solo didattico) stanno ormai mostrando pienamente i loro limiti, soprattutto considerato l’impegno su lunghi periodi.

Tutti noi siamo sconfortati nel vedere i ragazzi progressivamente perdere risorse preziose; frustrati nel dover affrontare quasi quotidianamente problemi nella gestione dei collegamenti e della logistica familiare; arrabbiati perché se prima tutto questo era giustificabile con l’emergenza sanitaria, oggi le motivazioni della chiusura appaiono piuttosto confuse.

Per la nostra scuola (in generale, per la nostra area) le problematiche legate ai trasporti pubblici sono trascurabili e abbiamo avuto finora la dimostrazione che le regole adottate durante le lezioni consentono una frequenza sicura.

Ci rivolgiamo quindi a voi, che avete sempre manifestato attenzione e vicinanza al mondo scolastico, in cerca di supporto. Vi chiediamo in particolare di farvi portavoce presso Regione Lombardia del nostro disaccordo con queste ultime imposizioni e di un disagio sempre crescente che non vorremmo manifestare con strumenti inadatti ma che ci sembra ormai impossibile tacere.

Restiamo disponibili qualora voleste approfondire le motivazioni sopra citate.

Confidando nel vostro sostegno, cogliamo l’occasione per porgervi distinti saluti

(Seguono firme)

Busto, gli studenti del Candiani davanti a scuola contro la Dad. «Nessun futuro»

casciago genitori scuole chiuse – MALPENSA24