Casorate Aperta: «Ok al rilancio del centro storico, ma così non basta»

CASORATE SEMPIONE – «Il rilancio del centro storico attraverso il nuovo Piano di governo del territorio pone delle discrete basi, ma dovrà andare anche oltre le proposte attualmente promosse dall’amministrazione». Il gruppo di minoranza Casorate Aperta interviene sul tema del momento: la rigenerazione urbana. Di recente, la Casorate Sempione del futuro è stata presentata dall’assessore Andrea Tomasini (Urbanistica), che ha messo in chiaro i punti forza per rilanciare il paese, tra cui l‘attenzione al centro storico e alla sostenibilità ambientale, oltre al recupero di edifici dismessi e alla realizzazione di zone finalizzate all’inclusione sociale. Tutti temi ben accolti anche dai civici dell’opposizione. Ma con qualche appunto. Tra i temi condivisi dalla giunta del sindaco Dimitri Cassani, «molti sono già visti», spiegano. «Come ad esempio la riqualificazione di piazza Mazzini o il parchetto (già esistente) nell’area di via Isonzo». E mettono sul tavolo alcuni suggerimenti.

L’emergenza abitativa

L’idea di rilanciare Casorate mette tutti d’accordo, certo. Ma ora ciò che preme la minoranza è «se ci sia un disegno d’insieme». Sì, perché «non si può non accogliere positivamente la previsione di incentivazioni al riuso degli stabili abbandonati, sia quelli recentemente demoliti, sia altri che necessitano di intervento». Ora, per Casorate Aperta l’importante è «inserirli anche all’interno di un disegno di sviluppo del paese strutturato», con l’impegno che «non restino elementi slegati tra loro». La domanda vien da sé: «Questa visione urbana, economica e soprattutto sociale esiste?». Fra gli esempi, anche un appunto sul mancato accenno a «un’ipotesi di incentivazione alla realizzazione di alloggi da destinare all’edilizia residenziale pubblica, per far fronte alla situazione di “emergenza abitativa”», un disagio già affrontato durante l’ultima Commissione Servizi Sociale. E che non sembra potersi risolvere a breve.

Alcuni spunti

Dall’opposizione arrivano poi suggerimenti «per evitare che si ricada in una classica e banale serie di interventi indipendenti, che spesso portano a situazioni di criticità». Il riferimento va al programma presentato dalla minoranza, con l’obiettivo di raggiungere un’organicità in grado di unire alcuni punti fondamentali. Tra tutti, spiccano «la pianificazione di infrastrutture verdi e la mobilità sostenibile, valutando la rete anche a scala sovralocale», ma anche una «fruizione prevalentemente pedonale del centro, con incentivazione al commercio, alle relazioni interpersonali e all’utilizzo dello spazio pubblico». Non meno importati sono gli «incentivi per realizzare quote per la residenza sociale – anche nelle aree centrali in occasione di futuri interventi – e per la riqualificazione edilizia del tessuto storico».

«La giunta sembra voler sottrarsi al confronto»

Spazio anche alla politica. Partendo dal commento di Tomasini, che si era auspicato un approccio «non polemico» da parte della minoranza, arriva ora la stoccata di Casorate Aperta: «La costante, superficiale e stucchevole, di accusa preventiva di “polemica” – o insinuare che cerchiamo visibilità dicendo falsità – sembrano quasi mostrare una volontà di sottrarsi al confronto, che non dovrebbe essere propria di un sistema politico maturo». Da qui la richiesta di sapere «quando le commissioni e il consiglio saranno aggiornati sulle manifestazioni di interesse e sulla loro messa a sistema: una maggiore pubblicità e una discussione più aperta da parte dell’amministrazione non potranno che giovare a tutta la comunità».

A Casorate la rigenerazione urbana è green. Tomasini: «Rilanciamo il centro»

casorate aperta rigenerazione urbana – MALPENSA24