Emergenza sfratti, a Casorate tre famiglie rischiano di finire per strada

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CASORATE SEMPIONE – Sono tre le famiglie di Casorate Sempione che rischiano di essere sfrattate dalle loro abitazioni. Con il pericolo di non riuscire a trovare un alloggio a cui appoggiarsi in un momento di difficoltà, nemmeno facendo riferimento al Comune. Il motivo è chiaro: «Case non ce ne sono», ha spiegato l’assessore alla partita Fausta Battaglia in Commissione Servizi Sociali, sabato 6 febbraio. O meglio, ci sarebbero anche delle case vuote, «ma accogliere persone che attualmente sono senza reddito, mette in una posizione scomoda i proprietari degli appartamenti, che non se la sentono di esporsi troppo e magari non riuscire ad avere l’entrata dell’affitto». Nemmeno con il sostegno iniziale dell’amministrazione del sindaco Dimitri Cassani, che, per esempio, coprirebbe la cauzione o pagherebbe le prime mensilità. Ma è un fatto che – ovviamente – non potrebbe durare per sempre. Dal canto suo, la crisi Covid gioca un doppio ruolo: da un lato, si sa, ha dato il colpo di grazia a chi già viveva una situazione complessa, dall’altro ha però bloccato gli sfratti. Almeno per ora.

Cercasi soluzione

Negli anni passati ci sono stati casi di sfratto, «ma in un modo o in un altro abbiamo sempre trovato degli alloggi liberi per poter inserire le famiglie», ha spiegato Battaglia. Questa volta si può però parlare di emergenza abitativa, tanto che l’assessore si è detta «preoccupata per il prossimo periodo», vista la «complicata situazione attuale». Una boccata d’aria, intanto, arriva dal centro anziani, dove c’è un appartamento libero dell’Aler «che è stato messo sulla piattaforma distrettuale. Ora lo stanno ristrutturando e verrà assegnato a qualcuno sulla base di una graduatoria». Anche altri potenziali posti sono stati presi in considerazione. È il caso di un alloggio di proprietà della parrocchia. Ma «purtroppo non è stato possibile tenerlo a disposizione», ha proseguito l’assessore, «perché è stato già messo in vendita». In aula si è comunque programmato di portare il punto alla prossima Commissione, «per trovare delle soluzioni da mettere in campo, visto che si tratta di un argomento rilevante: io personalmente mi sto già mettendo all’opera».

Una bomba sociale

Ora tocca a Casorate fare i conti con questa spiacevole condizione, ma quello degli sfratti è un problema di più ampio respiro. Come ha dimostrato l’onorevole Matteo Bianchi (Lega), che lo scorso novembre ha presentato un’interpellanza urgente ai ministri della Giustizia e dell’Economia per «procedere allo sblocco da parte dei tribunali delle esecuzioni degli sfratti, atteso da oltre un anno».
Si tratta di una vera e propria bomba sociale a livello nazionale, che coinvolge molte persone rimaste senza lavoro. E che probabilmente non sono riuscite ad accedere ad alcun sostegno. Nel caso in cui lo sblocco avvenisse, qui come altrove, le famiglie rischierebbero di trovarsi per strada. Per evitarlo, fra le soluzioni dell’amministrazione Cassani anche l’ipotesi di «partecipare a un bando di Regione Lombardia dedicato alle coppie separate che sono in emergenza abitativa», ha specificato Battaglia. Che ha concluso: «Non staremo di certo fermi a guardare. E anche con il piano di zona cercheremo di valutare le varie opzioni da mettere in campo».

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