Ex municipio di Casorate, Cassani: «Dalla minoranza solo polemica strumentale»

CASORATE SEMPIONE – «Una mancanza di rispetto nei confronti dei professionisti che hanno lavorato al progetto». Piccato il sindaco Dimitri Cassani. I piani previsti per rilanciare l’ex municipio di Casorate Sempione sono, ancora una volta, al centro dei botta e risposta fra le fazioni politiche in paese. Infatti, la minoranza di Casorate Aperta è di recente tornata a dire la sua, concentrandosi soprattutto sulla destinazione degli spazi che caratterizzeranno l’edificio di piazza Mazzini una volta completato. Dal fronte della maggioranza, immediata la replica. Così il primo cittadino: «Solo polemica strumentale».

«Pareri personali e disinformazione»

Non ci gira troppo intorno, Cassani: «Le dichiarazioni della minoranza sono un mix di pareri personali e disinformazione». Nei giorni scorsi, il sindaco ha pubblicato sui social le foto dell’ex municipio senza i ponteggi, per dimostrare che «siamo già avanti con gli impianti e si intravedono i primi riscontri», ricorda. «Abbiamo avuto un bel riscontro. Poi, non piace a tutti? Ne prendiamo atto. Ma il resto è solo polemica, che non mi tocca. Sapevo che sarebbero arrivate delle critiche, ma in democrazia funziona che chi sta al comando fa quello che ritiene più giusto e risponde delle proprie azioni».

La sala del consiglio comunale

Un riferimento che va in particolare alle «scelte amministrative». Quindi le intenzioni di allestire il piano terra «per un’esposizione» e di rendere le due sale al secondo piano «a servizio della cittadinanza». Ma parla anche del terzo piano, «per le cerimonie e destinata al consiglio comunale». Quest’ultimo è uno dei punti su cui hanno insistito i civici dell’opposizione, ritenendolo uno spazio troppo piccolo per incentivare la partecipazione della cittadinanza, hanno detto. Ora, la posizione di Cassani: «Per il numero di casoratesi che in genere prende parte alle sedute pubbliche, questo spazio è più che sufficiente. Se poi, per casi particolari, ci dovesse essere la necessità di luoghi più ampi per accogliere i cittadini, allora potremmo sfruttare altre sale. Come la palestra o la sala polivalente che ci sarà al centro Alzheimer, con più di cento posti disponibili». Inoltre, aggiunge, «è bello riportare la sala consiliare nel centro del paese: un ritorno alle origini».

La critica alle scelte progettuali

Ciò che invece «non mi è piaciuto – prosegue il sindaco – è stata la critica alle scelte progettuali». Un modo per dire che «è irrispettoso nei confronti dei professionisti che hanno lavorato, con anni di esperienza alle spalle: sostenere che non avrà più niente dell’originale è offensivo». Senza dimenticare che «il progetto è passato al vaglio sia della Soprintendenza che della Commissione Paesaggio».

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