Cassani dialoga con Basket Gallaratese sul futuro dello sport. «Servono garanzie»

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GALLARATE – «Come si fa a rimanere in piedi?». E’ questa la domanda più emblematica che il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, ha rivolto al presidente del Basketball Gallaratese, Thomas Valentino, con il quale ha organizzato un’intervista in diretta sulla sua pagina Instagram ieri sera, giovedì 26 novembre. E la risposta è stata semplice, eppure drammatica: «Solo chi è supportato da ricchi sponsor ce la fa, non ci resta che rimanere fermi e aspettare che la situazione migliori. Perché senza garanzie, come l’arrivo di un vaccino contro il Covid, non possiamo ripartire».

Niente tutele per lo sport

Un’idea per far conoscere ai cittadini di Gallarate, e non solo, la reale condizione in cui versano le associazioni sportive del territorio. Così Cassani chiama proprio Valentino, presidente di una delle realtà sportive più importanti della zona, per discutere sul futuro dello sport. Un futuro che, nonostante le speranze, sembra tutt’altro che roseo. «Purtroppo in Italia lo sport non è assolutamente tutelato dallo Stato, e quindi il funzionamento di molte società è nelle mani della volontà e del sacrificio di individui lodevoli, che si fanno carico del futuro dei nostri ragazzi. Sono loro che permettono ai giovani di tener vivo l’amore per lo sport».

Senza sport si perde la socialità

Una dedizione che, teme Valentino, è fortemente minacciata dall’emergenza sanitaria. «La mia paura e che quando riusciremo finalmente a tornare in palestra i nostri ragazzi non sappiano più cosa significhi giocare in squadra. Lo sport non è solo attività fisica, è educazione e insegnamento». Un timore condiviso anche dal primo cittadino, che riconferma il suo appoggio nei confronti delle realtà gallaratesi.

L’impegno di Gallarate

«Sappiamo che le spese di molte associazioni rimangono fisse e alte, a fronte di introiti praticamente azzerati. Quindi abbiamo previsto una serie di contribuiti per loro», dice Cassani, in risposta a chi gli chiede perché non fare lavori alle palestre durante questo periodo di inattività. «Non avrebbe senso concentrarsi sugli spazi se poi falliscono i gruppi sportivi. Quindi abbiamo previsto circa 35 mila euro a bilancio per pubblicare un bando dedicato appunto alle associazioni», promette il sindaco. Raccogliendo poi la gratitudine di Valentino. «Questa amministrazione ci è sempre stata vicina e ha ascoltato le nostre esigenze. Un fatto per nulla scontato».

Serve il vaccino per ripartire

E per il futuro? Sembra ancora troppo presto per fare progetti, anche se la speranza è l’ultima a morire. «Quando la Basketball Gallaratese ha riaperto a giugno abbiamo dovuto sostenere delle spese davvero ingenti per riprendere le attività in sicurezza. E sinceramente sono poche le società che possono permettersi di farlo, per poi richiudere dopo qualche mese», spiega il presidente. Che fa allora un appello a tutte le associazioni sportive, chiedendo di rimanere fermi, attivandosi con allenamenti online e webminar, finché non ci saranno maggiori garanzie.

«Non voglio dare false speranze, soprattutto ai ragazzi, dicendo che sicuramente ripartiremo a febbraio. Tornerà tutto alla normalità quando avremo un vaccino efficiente e diffuso», conclude Valentino.

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