Da Gallarate Cassani tuona: «Revolutionary road è un fallimento»

gallarate revolutionary road

GALLARATE – «Revolutionary road? Siamo al terzo anno ed è un fallimento». Andrea Cassani (Lega) lo aveva già detto pochi mesi dopo la sua elezione e a distanza di oltre ventiquattro mesi non ha cambiato idea. Nel suo intervento in consiglio comunale a Gallarate lunedì sera, 29 ottobre, è stato fin troppo esplicito. Secondo il sindaco, il progetto sociale intercomunale osannato dalle amministrazioni di centrosinistra ma apprezzato anche da tanti assessori leghisti (su tutti Casorate Sempione), non funziona.

Cos’è Revolutionary Road

“Revolutionary Road – Oltre la crisi” è un progetto sociale nato nel 2015 per rispondere ai nuovi bisogni emersi dai recenti cambiamenti socioeconomici, favorendo una risposta di welfare integrando ambito pubblico, terzo settore e altri soggetti, in grado di attivare risposte più efficaci, efficienti ed eque al disagio lavorativo e abitativo. Revolutionary road interviene nel territorio degli ambiti distrettuali di Somma Lombardo e Gallarate. E’uno tra i nove progetti sociali finanziati nel 2016 in Lombardia e Piemonte da Fondazione Cariplo, con un impegno di spesa da un milione 200mila euro che raddoppia grazie al contributo economico garantito dai 18 Comuni aderenti. Duplice l’obiettivo: punta a intervenire sui problemi legati alla casa con un fondo di garanzia affitti e a superare la fragilità occupazionale migliorando i percorsi di riqualificazione già esistenti e creandone di nuovi.

Premiato da Anci

Revolutionary Road lo scorso ottobre venne premiato durante la 34esima assemblea annuale di Anci con i “Cresco award – Città sostenibili”. Su oltre 600 enti locali candidati, soltanto sei furono premiati da fondazione Sodalitas, in collaborazione con l’associazione nazionale dei Comuni italiani, per la presentazione di progetti innovativi capaci di migliorare la vivibilità dei territori e contribuire così in modo attivo e diretto all’attuazione dell’Agenda 2030 fissata dalle Nazioni unite. In quell’occasione (ritirò il premio il Comune di Somma Lombardo) venne riconosciuto a Revolutionary Road il merito di aver migliorato la qualità della vita di 300 famiglie, supportate attraverso contributi e servizi personalizzati di orientamento, mediazione e accompagnamento. Ritirando il Cresco award Il vicesindaco sommese Stefano Aliprandini (Pd) parlò addirittura di «un nuovo modello di fare politiche sociali innovativo e lungimirante». Ora invece Cassani, sindaco del Comune capofila del progetto, ribadisce in consiglio comunale che è un fallimento. Dove sta la verità?

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