Cassani indagato, le reazioni della politica gallaratese. Pd: «Dimissioni immediate»

Cassani indagato Pd dimissioni

GALLARATE – Irrompe in Commissione Lavori pubblici poco dopo le 18 di oggi, 11 novembre, la notizia che il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati per turbativa d’asta. L’oggetto della serata – ovvero la possibilità di costruire un forno crematorio ad Arnate – passa immediatamente in secondo piano. I consiglieri comunali presenti guardano compulsivamente il telefonino e cominciano a bisbigliare tra loro.

Dimissioni immediate

«Auguro al sindaco di essere completamente estraneo ai fatti che gli vengono contestati», dichiara il capogruppo del Pd, Giovanni Pignataro, al termine della seduta. «Il tema però rimane sempre lo stesso: in un contesto marcio non si sarebbe reso conto di troppe stranezze». Mentre Pignataro era ancora in Commissione, sulla pagina ufficiale del Pd di Gallarate è apparso un post inequivocabile: «Ancora niente da dire? Cassani, dimissioni immediate».

Bocche cucite in maggioranza

E’ molta meno invece la voglia di parlare dei rappresentanti di maggioranza presenti in Commissione. Non rilasciano dichiarazioni all’uscita Aldo Simeoni (Forza Italia), l’assessore Sandro Rech (Lega) e il presidente del consiglio comunale Donato Lozito. A parlare resta Giuseppe De Bernardi Martignoni (Fratelli d’Italia): «Rimango stupito. Appronfodiremo nelle prossime ore».

La Lega fa quadrato

In pochi istanti i maggiori esponenti della Lega di Gallarate sono arrivati a Palazzo Borghi per fare quadrato attorno al loro sindaco. Alle 20 è uscito dall’ufficio di Cassani il capogruppo Stefano Deligios, che ha dichiarato: «Nell’attesa di conoscere se e quali contestazioni verranno mosse al nostro sindaco e nel più ampio rispetto del lavoro della magistratura, che pensiamo stia facendo un atto dovuto, il nostro appoggio ad Andrea Cassani c’è ed è ancora maggiore in questi momenti». Aggiunge Corrado Canziani, capogruppo in consiglio provinciale: «Siamo convinti che l’operato del nostro sindaco sia sempre stato scevro da qualsiasi irregolarità e siamo convinti che nel breve la magistratura chiarirà l’estraneità di Cassani alle accuse che gli vengono mosse».

Caruso entra nel merito

Raggiunta telefonicamente, alle 20.30 rilascia le prime dichiarazioni anche Francesca Caruso, vicesindaco a Gallarate ed esponente di spicco di Fratelli d’Italia a livello provinciale. E’ la prima a entrare nel merito delle accuse rivolte al primo cittadino, ricordando che la nomina del legale per l’azione di responsabilità fu una scelta collegiale dell’esecutivo: «Piena fiducia nella magistratura. Esprimo solidarietà al sindaco, credo alla sua estraneità come da lui già dichiarato nell’ultimo consiglio comunale. Nello specifico rammento che la giunta deliberò all’unanimità  per una gara pubblica e non per un affido diretto per l’incarico al legale».

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