Cassani incontra i Sinti e detta loro le condizioni. «Dovete lasciare il campo»

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GALLARATE – O in casa popolare o al di fuori del territorio comunale. «Ma il campo Sinti di via Lazzaretto deve essere smantellato». Questa mattina il sindaco Andrea Cassani, il segretario generale Riccardo Nobile e il vicecomandante della polizia locale Giuseppe Martorana hanno ricevuto a Palazzo Borghi una delegazione del campo Sinti di via Lazzaretto. Presenti due esponenti delle famiglie, una rappresentante dell’associazione “Federazione Rom e Sinti Insieme” e un’esponente delle Acli.

L’ordinanza di sgombero

L’Amministrazione comunale ha risposto alle domande relative all’ordinanza con la quale si chiede il ripristino dell’area oggetto di una serie di abusi edilizi, evidenziando che essa è un atto dovuto anche alla luce di recenti sentenze del Consiglio di Stato.

O in casa popolare o fuori dal Comune

È stato inoltre fatto presente che i Sinti residenti a Gallarate (sono la stragrande maggioranza) possono in qualsiasi momento recarsi ai Servizi sociali del Comune per la valutazione l’esistenza di soluzioni abitative temporanee o di edilizia economica popolare. Per coloro che intendono invece proseguire nello stile di vita nomade, non vi sarà alcun tipo di soluzione in città: il primo cittadino ha infatti ribadito la ferma intenzione di non creare nuove aree di sosta, peraltro neppure obbligatorie. Il punto fermo dell’amministrazione Cassani è dunque il rispetto delle regole, «che valgono e che devono valere per tutti».

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