CASSANO MAGNAGO – Che Giro d’Italia sarebbe senza una mascotte che diventi il simbolo di un grande evento? Cassano Magnago ha deciso di affidare la realizzazione di questo progetto alla creatività dei suoi studenti. Lo farà con un concorso, dedicato agli alunni delle secondarie di primo grado per dare un tocco artistico a quello che è un vero e proprio appuntamento con la storia per la città: l’arrivo della tappa della 106esima edizione del Giro, prevista per il 20 maggio del prossimo anno.
I giovani e i valori del ciclismo
«Ci aspettiamo che l’arrivo del Giro porti appassionati, sportivi e tifosi – si legge in una nota firmata dal sindaco Pietro Ottaviani – che renderanno viva ed attrattiva la nostra città in quei giorni e, ne siamo certi, anche nei periodi successivi». L’obiettivo dell’amministrazione è «far conoscere ai più giovani il mondo e i valori del ciclismo, valorizzazione l’uso della bicicletta, diffondere l’importanza dell’educazione alimentare e della sostenibilità e fare educazione stradale». Ecco perché è stato bandito un concorso indirizzato agli alunni delle secondarie di primo grado per realizzare una mascotte che identifichi questo evento, lasciando ampio spazio alla loro creatività.
Come partecipare
La mascotte dovrà essere un «simbolo di facile comprensione ed evocativo dell’immagine, distintivo del Giro d’Italia, garantendone riconoscibilità e visibilità», spiega il primo cittadino. È ammessa la partecipazione al concorso da soli o in gruppo. Ogni partecipante o squadra di lavoro potrà presentare una sola opera. Per la sua realizzazione si può chiedere aiuto agli insegnanti che si renderanno disponibili. La consegna degli elaborati deve essere effettuato in forma anonima entro il 30 novembre.
Il profilo della mascotte
Una commissione giudicatrice composta dal sindaco e dagli assessori procederà alla scelta del lavoro vincitore. «Si preferiranno proposte caratterizzate da una veste grafica semplice, coerente, di facile lettura e carattere di originalità». La decisione della commissione sarà effettuata sulla base si alcuni elementi. Come «l’originalità del lavoro, il valore estetico e artistico e l’immediatezza comunicativa». Ma anche la «rappresentatività della storia cassanese, la creatività dell’immagine e dei colori e la chiarezza della relazione che spiega e accompagna l’elaborato». Fino alla «realizzabilità e riproducibilità del lavoro, che deve essere facilmente memorizzabile realizzando la massima coesione possibile tra la parte grafica e le parole utilizzate».