Cassano, giunta Ottaviani in alto mare: serve una donna. Tensioni Fdi-Dabraio

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Il municipio di Cassano Magnago

CASSANO MAGANGO – L’impasse della giunta di Cassano Magnago non trova soluzioni. Anzi, è braccio di ferro tra Fratelli d’Italia e gli “apparentati” civici di Progetto Cassano 2032, decisivi al ballottaggio che ha consegnato le chiavi della città a Pietro Ottaviani. Lo conferma l’incontro dei vertici che ieri, lunedì 4 luglio, avrebbe dovuto offrire una soluzione sulla ripartizione dei ruoli della squadra di governo. Ma che invece ha solo dato prova di come sia diventato complesso trovare la quadra.

Dalla poltrona per due alla poltrona rosa

In gioco, infatti, non c’è solo la poltrona per due, quella da vicesindaco, che è stata promessa – dicono i beninformati – prima a FdI e poi – proprio prima del ballottaggio – ai Dabraio boys. Ma anche l’altra questione, spinosa, di garantire le giuste quote rosa. Che dovrebbero essere due e che potrebbero lasciare a bocca asciutta chi oggi ha ambizioni di avere un ruolo. La situazione di stallo ha destato l’interesse anche dei partiti di centrodestra relegati in minoranza. È, infatti, da questa parte della barricata che arrivano le prime, inevitabili, frecciate.

Carte mischiate per i Dabraios?

Quindi la domanda, ora, è: chi mette la quota rosa? Una toccherebbe alla lista Poliseno, che di fatto è il gruppo che mostra meno ostacoli da superare in questo senso. Ma come per il vicesindaco, sono le altre due forze politiche a contendersi (nel caso della donna a non voler mettere il nome ndr) i posti. Nel caso di Progetto 2032, data per scontata la presenza in giunta di Dabraio, la quota rosa potrebbe portare a scelte obbligate. Fino a escludere dai giochi Maurizio Tosatti (primo dei non eletti e che, a seconda del gioco a incastri con FdI è in lizza per la presidenza del consiglio).

I Fratelli Dudi e puri

Più lineare la questione in casa Fratelli d’Italia. L’unico eletto del partito è Edoardo Dudi Franchin. Subito dietro, come prima scelta degli “esclusi”, c’è Luisa Savogin. Il ragionamento: ai Fratelli il compito di proporre una donna? Dentro Savogin, fuori Franchin. Ma è più complessa e il partito può mettersi di traverso. Intanto perché il 30enne è un meloniano di ferro, che in questi anni ha ricoperto un ruolo a Cassano, come capogruppo di maggioranza, portando avanti le istanze del partito. Differente la posizione di Savogin, tesserata solo da solo un anno. Di fatto, è chiaro che FdI aspiri a prendersi i posti in prima fila, vuole essere presente. E quindi puntare su chi il simbolo c’è l’ha cucito sulla casacca da tempo.

«Tradiscono e poi litigano»

Alla minoranza intanto non par vero di poter picconare ancor prima della nascita della giunta. Il referente cittadino del Carroccio Claudio Leone non la manda a dire: «Fratelli d’Italia ha tradito l’alleanza di centrodestra per portare a casa una poltrona coi civici», dice. Poltrona che, è evidente, «è stata promessa due volte». Il riferimento va alla sfida per diventare vicesindaco di Cassano. E aggiunge, non senza ironia: «Si sono presentati come civici, ma sono già impantanati in faccende da vecchia politica».

«Alla faccia del civismo»

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Forza Italia. Lo dice Osvaldo Coghi: «Non so come fossero gli accordi, ma è evidente che il ballottaggio ha cambiato le carte sul loro tavolo». E aggiunge ancora più tagliente: «La scelta delle poltrone la stanno facendo col manuale Cencelli: alla faccia del civismo e della novità».

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