Minacce a Salvini. Imbrattata la sede della Lega di Cassano Magnago 

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CASSANO MAGNAGO – «Non sparate a salve, sparate a Salvini». Questa la scritta comparsa oggi pomeriggio, 5 marzo, sulla serranda della sede della Lega di via Gasparoli a Cassano Magnago. L’affronto, firmato con lo spray dagli anarchici, è stato compiuto in pieno giorno. 

Non ci facciamo intimidire

Quanto accaduto, fa sapere il commissario della Lega di Cassano Magnago Claudio Leone, è già stato prontamente segnalato ai carabinieri. Nelle prossime ore verrà sporta formale denuncia. «Nelle scorse settimane ci erano state rubate le bandiere fuori dalla sede, ma non avevamo dato troppo peso a un furto che poteva anche essere inquadrabile come una ragazzata», spiega il responsabile della sezione cassanese. «Nonostante sia il giorno di Carnevale è molto più difficile parlare di una ragazzata oggi, di fronte a scritte di queste tenore nei confronti del nostro segretario federale Matteo Salvini. Purtroppo non si tratta di un episodio isolato. Le sedi della Lega sono spesso prese di mira in tutta Italia. Noi di certo non ci facciamo intimidire». 

Indagini in corso 

La scritta, spiega Leone, è stata sicuramente fatta oggi, presumibilmente nelle prime ore del pomeriggio. «Questa mattina è passato lì davanti un nostro militante e non c’era nulla». La sede si trova al piano terra di una palazzina alta tre piani in una via di Cassano ad alto scorrimento, poco distante dal centro storico. E’ difficile credere che gli autori abbiano potuto agire indisturbati, senza che nessuno si sia accorto di nulla. Anche le telecamere di videosorveglianza presenti in zona potrebbero fornire elementi utili per risalire ai responsabili che hanno scelto il giorno di Sabato Grasso per entrare in azione. Con uno scherzo di pessimo gusto.

Le reazioni 

Sulla vicenda interviene il senatore Stefano Candiani: «Si tratta di un vile attacco. In un momento in cui servirebbe massima unità, per dare anche senso di consapevolezza alla gravità della guerra che si sta vivendo, assistiamo ai soliti attacchi politici alla Lega e personali Salvini. Ci aspettiamo massima solidarietà a da tutte le parti politiche e che i responsabili siano assicurati alla giustizia per questa azione criminale. Ci auguriamo, infine, che questa situazione non sia declassata dai media affinché gesti come questi non passino in sordina». 
L’onorevole Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore della Lega Lombarda, parla di «minacce gravi, gravissime». E aggiunge: «Da dicembre è la nostra quarta sezione in Lombardia dopo quelle di Como, Melegnano e Voghera ad essere attaccata da vandali ignoti. Le nostre sezioni sono da sempre un luogo di democrazia, aperte a tutti, ma ormai sono oggetto di violenza politica continua».

Bianchi: «Serve pace»

«In un momento in cui servono solo diplomazia e pace, qualche delinquente ha ben pensato di scrivere con una bomboletta rossa “Non sparate a salve, sparate a Salvini” sulla nostra sede di Cassano Magnago. La Lega – ha dichiarato il deputato leghista Matteo Bianchi – sta lavorando in questi giorni per la pace, dissociandosi da qualsiasi pensiero o gesto di violenza. Ben lontana da una certa sinistra che, invece, sembra voler parlare solo di guerre».

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