Stalking contro i vicini disabili: famiglia cassanese a processo

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CASSANO MAGNAGO – Stalking condominiale: madre e due figli a processo per presunti atti persecutori nei confronti dei vicini di casa. La vicenda risale al 2015: per oltre un anno gli imputati, comparsi oggi mercoledì 2 ottobre davanti al giudice del Tribunale di Busto Arsizio Rossella Ferrazzi, avrebbero reso la vita impossibile alla famiglia che vive nell’appartamento sottostante. Sino a quando questi non hanno denunciato tutto ai carabinieri.

Vittima una famiglia di disabili

Ad aggravare una situazione già di per sé odiosa se confermata dall’aula, c’è il fatto che le presunte vittime, assistite dall’avvocato Gianluca Franchi, sono disabili. Si tratta di madre, un’anziana di 90 anni completamente cieca e dei due figli, un figlio e una figlia, entrambi ipovedenti. Secondo l’accusa tutto avrebbe avuto inizio dai latrati e dall’abbaiare continuo del cane degli imputati ad ogni ora del giorno e della notte. Tanto da spingere le vittime a chiedere un po’ di requie quantomeno nelle ore di riposo. Apriti cielo. Non soltanto il cane veniva lasciato abbaiare costantemente, ma i padroni avrebbero iniziato a martoriare i vicini, rei di volere pace e silenzio. Come? Con i peggiori “scherzi”, se così può definirsi il fatto di fare orinare il cane sulla soglia di casa dei vicini, lanciarne gli escrementi sul loro balcone, insultarli, rompergli i vasi dei fiori arrivando a appiccicare del chewing gum sul campanello in modo che questo continuasse a suonare imperterrito. Oggi sono stati ascoltati i testi dell’accusa che hanno sostanzialmente confermato la situazione denunciata dalle vittime. Si torna in aula il 30 ottobre quando saranno sentiti i testi della difesa.

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