CASTANO PRIMO – Controlli al mercato di Castano Primo: scoperti lavoratori in nero. Tutto ha inizio da una semplice e normale sanzione per rifiuti lasciati sul suolo pubblico. Una multa al titolare di un banco ortofrutticolo ed ecco la scoperta.
L’indagine partita da una sanzione
C’era qualcosa di strano e alla fine avevano ragione gli agenti della Polizia locale di Castano Primo: il tempo di svolgere i necessari e approfonditi accertamenti, monitorando e documentando l’esercizio di vendita per alcune settimane, e quella che, inizialmente, poteva sembrare una semplice ipotesi si è trasformata ben presto in realtà. Giovedì scorso, infatti, gli stessi poliziotti castanesi, in collaborazione con l’ispettorato nazionale del lavoro, hanno effettuato un sopralluogo, individuando tre soggetti extracomunitari, dediti all’attività di vendita alimentare, che sono stati identificati, riscontrando specifiche e particolari anomalie.
Identificati tre soggetti extracomunitari
Più nello specifico, sono stati controllati, innanzitutto colui che materialmente reggeva l’esercizio, ossia un cittadino del Bangladesh di 38 anni, trovato con il permesso di soggiorno scaduto e già destinatario di un ordine di espulsione dall’Italia (gli veniva, pertanto, notificato tale provvedimento esecutivo con l’obbligo a raggiungere la frontiera), quindi un marocchino 34enne (destinatario di rigetto del permesso di soggiorno, per cui veniva redatto biglietto d’invito a presentarsi all’ufficio immigrazione della Questura) e, infine, un 30enne irregolare, anche lui del Bangladesh, verso cui c’era un decreto di revoca della misura di accoglienza (gli veniva, dunque, notificato il decreto a suo carico da cui decorrono i 60 giorni per poter proporre ricorso). In parallelo, poi, si è proceduto a informare il locale Suap di tale attività, al fine di procedere coi provvedimenti di competenza sul proseguo dell’esercizio di vendita.