Espulso dall’Italia, era a Castano: fermato dalla Polizia locale

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CASTANO PRIMO – Che cosa ci faceva lì quella persona? E perchè? Non appena, insomma, l’ha visto aggirarsi con fare sospetto per le vie della città, subito ha contattato il comando della Polizia locale. E quello che inizialmente poteva essere un semplice dubbio, si è, invece, rivelato fondato. Sì, perchè quell’uomo, di nazionalità nigeriana, oltre ad avere precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti ed altri reati, in passato era già stato espulso dal territorio nazionale e lo scorso anno era stato, inoltre, respinto alla frontiera in quanto aveva tentato di rientrarvi prima dei termini di legge.

Un cittadino l’ha visto aggirarsi con fare sospetto

L’episodio, nella tarda mattinata di ieri, quando appunto agli agenti  castanesi arrivava la chiamata di un cittadino che li informava della presenza di un soggetto in via Ponte Castano. Subito, dunque, veniva inviata sul posto una pattuglia che, dopo una breve ricerca, riusciva a rintracciare la persona lungo il vicolo che costeggia la ferrovia. Bloccato, in un primo momento tentava di eludere il controllo, provando anche a dissimulare le proprie generalità (lo stesso risultava, altresì, sprovvisto di documenti), così veniva sottoposto a fermo identificativo e accompagnato dopo i primi accertamenti presso il Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica della Questura di Milano, dove venivano eseguiti rilievi dattiloscopici e fotosegnalamento.

L’uomo è stato portato in Questura a Milano

Dalle risultanze emergeva che l’uomo, di nazionalità nigeriana, come detto con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti ed altri reati, era stato in passato già espulso dal territorio nazionale e lo scorso anno era stato respinto alla frontiera perché aveva tentato di rientrarvi prima dei termini di legge. Essendo stato fermato nel territorio Castanese, allora, faceva desumere che il nigeriano si era successivamente introdotto illegalmente in Italia, peraltro transitando anche in altri paesi europei. E, pertanto, al termine degli accertamenti preliminari, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura al fine di vagliarne l’effettiva posizione che, qualora confermata, porterebbe al suo arresto.

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