Castanese salvo dopo un colpo di sonno ringrazia la prontezza dell’autista di un Tir

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CASTANO PRIMO – «Quando si dice che la fortuna aiuta gli audaci… e gli sportivi». Esordisce così Guglielmo Marcoli, 72 anni, originario di Turbigo e abitante a Castano Primo, nel ripensare alla sua disavventura a lieto fine di pochi giorni fa. Mentre tornava in auto da Legnano a Castano, un colpo di sonno poteva costargli caro: l’uomo al volante ha invaso l’altra corsia di marcia e solo la prontezza di riflessi dell’autista di un’autocisterna che proveniva in senso opposto ha evitato il peggio. L’autista è riuscito infatti a far “accostare” l’auto tra sé e un guard-rail (nella foto in alto), fino a fermarla senza danni per l’occupante.

L’accaduto ricostruito in un post sui social

Il buon esito della manovra, avvenuta prima di Natale all’altezza di Inveruno, è ora celebrato castanoprimo turbigo incidente salvocome merita dallo stesso Marcoli (nella foto a fianco) in un post su una pagina Facebook del territorio. «Con la chiusura del mio abituale centro sportivo di Castano Primo – racconta – per motivi di passione e di necessità personali, la volontà dei miei imminenti 73 anni mi ha portato a frequentare il nuoto agonistico in vasche da 50 metri», quindi nella piscina comunale di Legnano coperta con un’apposita struttura anche d’inverno.

«Un colpo di sonno poteva essermi fatale»

«Il corso di nuoto – riprende Guglielmo Marcoli – si svolge dalle ore 13.00 alle ore 14.00 e all’uscita dalle vasche fame e fatica sono giustamente presenti. Il mancato ristoro ha avuto le sue ragioni, facendomi assopire. È stata solamente la eccezionale professionalità del conducente del Tir che ha saputo crearmi un canale di sfogo dove ho potuto fermarmi illeso con la mia auto. A posteriori di questa mia particolare esperienza vissuta – tiene ad aggiungere – mi sento in dovere di riconoscere la potenza del fato e di chi dall’alto ha volto uno sguardo protettore su quanto stava accadendo. Non di meno devo riconoscere l’alta tempestività e professionalità di tutti i soccorritori, che con superiore perizia si sono voluti accertare del mio reale stato di salute. Un riconoscimento va anche ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Locale che ha saputo farmi sentire un cittadino nel bisogno». Davvero un caso tanto singolare quanto felice, che ha permesso a Guglielmo di riabbracciare gli adorati nipotini. Ringraziando la buona sorte e quell’autista con il quale ha incrociato la sua strada.

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