Castellanza, famiglia intrappolata al cimitero liberata dai carabinieri

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CASTELLANZA – Vanno a rendere omaggio ai parenti sulla tomba di famiglia e rimangono chiusi dentro al cimitero. Per quasi un’ora e sotto il sole. La disavventura è capitata a una famiglia di Castellanza, nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 11 luglio. E se non fosse stato per una pattuglia di carabinieri che passava di lì, padre, madre e i due figli piccoli forse sarebbero ancora chiusi dentro il campo santo.

Intrappolati al cimitero

A raccontare l’accaduto è il capofamiglia: «Siamo andati alla tomba di mia madre – racconta – e quando è stato il momento di chiudere nessuno ci ha avvisato. Noi non ci siamo accorti dell’orario e nemmeno della presenza del custode. Così, dopo aver sistemato la tomba di famiglia ci siamo avviati all’uscita ma abbiamo trovato il cancello chiuso».

Nessuno ci sentiva

Non c’era nessuno in zona da avvisare. Anzi: «Ho suonato più volte un campanello senza saper bene che tipo di allarme fosse. Le scritte sopra erano sbiadite. E non c’era nemmeno un numero di telefono di emergenza. Io suonavo, ma nessuno rispondeva. Finché abbiamo iniziato anche a urlare per attirare l’attenzione nella speranza che passasse qualcuno sulla strada».

Salvati dai carabinieri

Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati i carabinieri in transito, che si sono fermati e, una volta capita la situazione, hanno chiamato la guardia con le chiavi per liberare la famiglia. «Quello che ci è capitato – raccontano è assurdo – non è possibile che chi deve chiudere il cimitero non faccia un giro perlustrativo prima e non è nemmeno possibile che non ci sia un avviso sonoro di chiusura. Non solo, ma collegare il campanello a una centrale ci vuole poco. Ora, per fortuna è capitato a noi, ma se fosse accaduto a una persona anziana?».