Castellanza, Pellicini (FdI): «Lasciate in pace Lista. No ai veti della Lega»

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CASTELLANZA – «Lasciate in pace Luciano Lista e niente veti, utili solo a creare tensioni di cui non se ne sente il bisogno». Al segretario provinciale leghista Matteo Bianchi risponde il pari grado di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini. Con garbo, senza alzare i toni, ma con estrema fermezza. Le parole dell’ex sindaco sindaco di Luino, infatti, suonano come un: ognuno pensi a casa propria e niente ingerenze esterne sulle scelte che i Fratelli faranno per la sfida a Mirella Cerini finché non ci si siederà al tavolo.

Sminatori in campo

Tensioni in vista tra Carroccio e Fratelli d’Italia? Assolutamente no. Del resto tra Matteo Bianchi e Andrea Pellicini in questo momento c’è un’unità di visione strategica sul quadro politico provinciale. Nel senso che entrambi hanno come obiettivo quello di mantenere il vantaggio di cui ancor gode il centrodestra sullo scacchiere del Varesotto. E la dimostrazione che tra i vertici dei due partiti ci sia la volontà di rispettare il “patto alla milanese” (quello stretto da tutto il centrodestra in una pizzeria di Milano qualche settimana fa), arriva da come Bianchi e Pellicini si stanno muovendo sul vespaio Cislago: ovvero, entrambi da sminatori di tensione: il leghista sta lavorando sull’esuberante primo cittadino, e Pellicini sui fianchi di Lista. Del resto l’amministrazione di Cislago è al fotofinish naturale e portare in porto la legislatura dovrebbe essere uno sforzo che tutti (a livello locale) potrebbero fare. Poi ognuno sarà libero di prendere strade diverse per la prossima sfida. Come già si vocifera.

State buoni, finché potete

E’ però evidente che la visione condivisa su scala provinciale non coincide esattamente con le situazioni locali, dove invece le tensioni, soprattutto tra i due principali partiti di centrodestra, ci sono e, spesso, non rimangano chiuse nelle segrete stanze. E che sia così lo dimostra anche la prima dichiarazione di Andrea Pellicini in risposta a Bianchi: «Penso che Luciano Lista vada lasciato in pace, soprattutto dopo che, a seguito dei recenti fatti, sta dimostrando responsabilità e volontà di dialogo a Cislago». Tradotta: stiamo lavorando per ricomporre i cocci.

E su Castellanza, dove il Carroccio ha voluto lanciare uno stop a Lista quasi in segno di ammonimento? Ecco qui Pellicini sfodera l’arte della diplomazia che negli ambienti politici gli riconoscono. Ovvero misura il carico della parole senza diminuirne la forza: «A Castellanza il nostro partito farà le sue scelte al momento opportuno in accordo con il coordinamento provinciale. Noi oggi non poniamo veti su nessuno. Invitiamo però i nostri alleati, prima che ci si sieda a ragionare sui vari candidati del prossimo maggio, a fare altrettanto. Altrimenti, oltre a generare tensioni superflue, si rischia di ricadere negli errori del settembre scorso».

Castellanza, la Lega non fa il nome del candidato sindaco ma pone il veto su Lista

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