Castellanza, la Lega non fa il nome del candidato sindaco ma pone il veto su Lista

bianchi lista

CASTELLANZA – Nella corsa alla candidatura a sindaco del centrodestra di certo al momento c’è solo una cosa: il veto della Lega su Luciano Lista. A porlo in maniera ufficiale non è la sezione cittadina, bensì il segretario provinciale del Carroccio Matteo Bianchi: «Nulla di personale – dice – ma se Fratelli d’Italia porterà al tavolo il nome del coordinatore del circolo di Castellanza, la Lega dirà di no».

La rasoiata

E’ un fendente mica da ridere la dichiarazione del segretario provinciale dei leghisti. Che, a dire il vero, altro non è che l’ufficializzazione della posizione della sezione locale. E che di fatto, anche se al momento il Carroccio non rivendica quella posizione, potrebbe davvero essere la prima pietra per costruire una candidatura leghista nella sfida contro Mirella Cerini e Partecipiamo. Tanto che in campo resta certamente Matteo Mazzucco, ovvero il nome che gran parte della sezione ha indicato come possibile candidato. Non tutta, in quanto tra i leghisti c’è ancora chi nutre qualche ambizione o coltiva qualche idea di “defezione”. Di certo però le parole del segretario hanno iniziato a fare un po’ di chiarezza in una situazione non semplice e che, dopo le fiammate di qualche mese fa (screzi tra leghisti e Fratelli) era diventata anche piuttosto stagnante per via del secondo lockdown.

Il triangolo maledetto

Ora, Bianchi nel porre il veto su Luciano Lista non fa alcun cenno alla delicata situazione della maggioranza di centrodestra di Cislago. Che sta barcollando pesantemente dopo la spallata che Big Luciano ha assestato votando contro la variazione di bilancio all’ultimo consiglio. Bianchi non cuce le due questioni, ma è evidentemente che le cose non sono slegate. Anche perché Cislago, in questo momento, è davvero una partita strategica che si gioca su un triangolo che ha quali altri due vertici Villa Recalcati e appunto Castellanza.

A oggi in chiave Provincia di Varese, ente che a marzo prossimo andrà al rinnovo del consiglio elettorale, la differenza dei voti ponderati tra centrodestra (leggermente in vantaggio) e centrosinistra è davvero sottile. E in tal senso la caduta di Cislago sbilancerebbe a favore del Pd la situazione. Ed è questo il motivo per cui subito dopo la scossa tellurica del voto contrario di Fratelli d’Italia, su Cislago si sono mossi i segretari provinciali. Che hanno già calendarizzato una serie di incontri nei prossimi giorni.

Ma non solo. A Cislago il boccino è di fatto nelle mani di Luciano Lista, che ha avuto il merito di dare a Fratelli d’Italia una rappresentanza in consiglio comunale e che ora può davvero far ballare il sindaco Cartabia e la giunta come crede. Il voto contrario l’ha dimostrato. In più dalla sua Lista può giocare la partita politica su altri tavoli: quello di Castellanza, ad esempio, dove ha dato vita al circolo del partito della Meloni e dove, dicono i ben informati, ha ambizioni e sostegno per candidarsi sindaco nella prossima corsa per la conquista di Palazzo Brambilla. Tanto che in passato ha dichiarato che senza Fratelli d’Italia a Castellanza il centrodestra non esiste.

Insomma la questione va ben oltre gli scazzi di Cislago e corre appunto sull’asse Cislago – Varese (Provincia) – Castellanza. E che a questo punto rischia da un lato di inasprire a livello locale (in quanto invece i vertici provinciali sono in sintonia) le frizioni tra Carroccio e Fratelli d’Italia, dall’altro di mandare in frantumi l’obiettivo del centrodestra di tenere ben stretta la maggioranza a Villa Recalcati.

castellanza lega veto lista fratelli italia – MALPENSA24