Castellanza, ridotto il debito con Fnm. Ma Soragni non ci sta: «Bozza dittatoriale»

CASTELLANZA – «Siamo finalmente riusciti a portare a casa un importante traguardo: non solo abbiamo ridotto il debito con Ferrovie Nord Milano di 510 mila euro, ma inizieremo a pagare la prima tranche in modo da far partire le interlocuzioni per ottenere il sedime ferroviario». Questo l’annuncio arrivato ieri sera, lunedì 20 settembre, in consiglio comunale a Castellanza dal sindaco, Mirella Cerini.

Maggioranza “dittatoriale”

L’ultimo consiglio comunale della maggioranza Partecipiamo si apre con il “botto”, ovvero una notizia da tanto attesa e molto discussa. Parliamo del debito del Comune di Castellanza nei confronti di Fnm, che ammontava a 1 milione e 860 mila euro. «Si tratta di una questione pendente da 20 anni e noi finalmente la risolviamo. Da tempo siamo in trattativa con Ferrovie Nord per cercare la migliore soluzione possibile proprio per i cittadini», ha esordito il primo cittadino, prima dello scoppio della lite in consiglio.

Infatti, ancor prima della presentazione del punto in questione, tanto il consigliere Mino Caputo, quanto il candidato sindaco del centrodestra, Angelo Soragni hanno chiesto di non discutere il tema. «A soli 10 giorni dalla fine del vostro mandato presentate una bozza frettolosa e lacunosa. Una proposta bulgara, come quelle degli anni dittatoriali che potrebbe essere anche molto costosa per i cittadini. Forse il terrore di non essere riconfermata come sindaco la porta a prendere delle decisioni scorrette», ha accusato il leghista. A chiedere la sospensione del punto è stato anche Michele Palazzo, ma la richiesta non è stata accolta dal consiglio. «Vorrei ricordare – ha aggiunto Cerini – che la mancanza di voto favorevole a questo accordo da parte dei consiglieri rischia di esporre il Comune di Castellanza a un eventuale ricorso con la possibilità di riportare dei danni nel futuro, quindi è vergognoso il comportamento di alcuni».

Il nuovo accordo

Ecco allora che Cerini ha illustrato l’accordo previsto con Fnm. «Il primo elemento positivo che siamo riusciti a raggiungere è la riduzione della somma da pagare da 1 milione e 860 mila a 1 milione e 350 mila euro. Inoltre, l’accordo precedente prevedeva che, solo una volta pagato l’intero debito sarebbero potute iniziare le trattative per ottenere il sedime ferroviario. Noi invece abbiamo cambiato questa clausola così che, una volta pagata la prima tranche potremo subito far partire le interlocuzioni tra Fnm, Regione Lombardia e Ministero per il concesso in uso del sedime». Inoltre Fnm si impegna a liberare l’area tra la vecchia stazione e l’intro tra via Piave e corso Matteotti e quella a ridosso dell’Olona dove verrà costruita la pista ciclabile con il progetto Move on. «Infine – ha concluso il sindaco – grazie al nostro accordo Ferrovie Nord non ci potrà più chiedere altre somme da pagare, quindi ci sembra la soluzione migliore, anche perché dal punto di vista contabile l’operazione è completamente coperta».

Le minoranze dicono no

Le critiche, però, sono arrivate dai banchi dell’opposizione di Michele Palazzo, che ha ricordato di essere stato lui a «far notare la presenza di questo debito fuori bilancio», ma anche da Mino Caputo che ha criticato la maggioranza per non aver coinvolto gli altri gruppi nel dialogo con Ferrovie Nord, «per arrivare poi a pochi giorni dalle elezioni con questa proposta. Nell’accordo che non mi sembra esattamente così vantaggioso, perché non prevede la cessione del sedime, ma una concessione in uso della sua parte». Nonostante ciò, l’accordo con Fnm è stato approvato all’unanimità, perché i consiglieri di minoranza no hanno partecipato al voto.

La nota congiunta dei consiglieri Angelo Soragni, Paolo Colombo, Giovanni Manelli e Mino Caputo.

Adesso basta! La misura è colma.
Non sono bastati cinque anni di assoluta mancanza di rispetto per gli uomini e le donne che siedono nei banchi dell’opposizione, di totale disinteresse per le regole istituzionali e di assoluta mancanza di trasparenza nella comunicazione verso il consiglio comunale. Ora, a meno di due settimane dall’appuntamento elettorale, il Sindaco e la sua Giunta hanno deciso di forzare ulteriormente la mano convocando un consiglio comunale “urgente” per approvare un accordo con le Ferrovie Nord per la cessione del sedime ferroviario ormai abbandonato a seguito dell’interramento.

È opportuno che i cittadini sappiano che non vi era alcuna urgenza. Non vi era alcun motivo per convocare un consiglio comunale in questi tempi. La Legge prevede che nei 60 gg. che precedono le elezioni, il Consiglio Comunale e la Giunta si limitino alla ordinaria amministrazione, ad eccezione di specifiche casistiche di reale urgenza connesse a decisioni da assumere obbligatoriamente entro certi tempi, pena gravi conseguenze: non è questo il caso, tre o quattro settimane in più non avrebbero creato alcun problema.

Va ricordato, inoltre, che di questo argomento, negli ultimi cinque anni, non si è praticamente mai parlato in nessuna sede. Tranne che in un caso, nel 2018, quando questa stessa Amministrazione aveva annunciato in pompa magna che il comune di Castellanza, dei 1.861.000 di € richiesti dalle Nord, avrebbe pagato solo 140.000 €, per compensare opere non realizzate dalle FNM e costi aggiuntivi di cui si era dovuto far carico il Comune. Ma a quell’annuncio non era seguito alcun accordo formale. Ora, dopo 3 anni di silenzio, viene presentata una delibera urgente che, lo ripetiamo, viene presa a meno di due settimane dalle elezioni, dove i costi a carico dei castellanzesi passano da 140.000 a 1.350.000 €: come commentare una simile nefandezza? Il Sindaco si è affrettato a dichiarare che questo è il migliore accordo possibile e che, ovviamente, è tutto merito suo: più o meno le stesse cose che aveva detto tre anni fa. Ma la realtà è che il sindaco Cerini fa pagare 1.350.000 € ai castellanzesi senza avere nulla in cambio.

L’accordo prevede che Castellanza pagherà la somma mentre FNM si impegna solo a “chiedere” a Regione Lombardia di cederci il sedime, senza alcuna scadenza. Quindi se Regione Lombardia non accetterà la richiesta di FNM (cosa possibile) non avremo l’area ferroviaria anche se avremo pagato 1.350.000 di €! La Giunta Cerini, dopo le improvvise fioriture apparse in tutte le aiuole della città e i frettolosi lavori di sistemazione mai attuati in cinque anni ma che ora, durante il mese di settembre, si stanno febbrilmente eseguendo, si permette di propinare alla città un discutibile accordo riguardante uno dei temi di maggior rilevanza per la città, così da poterlo utilizzare per squallidi fini elettorali: tutto ciò è veramente scorretto ed intollerabile.

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