Castellanza: con Partecipiamo no alla rotonda del Buon Gesù, sí alla medicina locale

CASTELLANZAPartecipiamo entra nel concreto e presenta alla comunità di Castellanza il suo programma elettorale per la prossima chiamata alle urne del 3 e 4 ottobre. Dai poliambulatori agli ex Camilliani e in via Vittorio Veneto, fino ai progetti di inclusione dei giovani e alla sicurezza in città con un quinto gruppo di controllo del vicinato.

Medicina territoriale

In seguito alle numerose discussioni degli ultimi giorni, in particolare la proposta della cittadella della salute dell’avversario, Angelo Soragni, arrivata proprio dopo l’annuncio di Partecipiamo di voler creare le case della comunità all’ex Camilliani, il gruppo di Cerini propone l’idea relativa alla sanità locale. «Il nostro obiettivo – ha spiegato il sindaco uscente, Mirella Cerini – è quello di accorpare tutte le discipline di medicina territoriale in un’unica struttura alla casa dei Castagni». Sarà una medicina primaria con degli ambulatori che, se si riuscirà a ottenere  il supporto della guardia medica, potrà offrire un servizio 24 ore su 24. «In questo modo, e il Covid ce lo ha fatto capire chiaramente, eviteremo assembramenti nel pronto soccorso perché i cittadini passeranno prima da noi. E abbiamo già l’interesse dell’ospedale di Tradate di portare qui alcuni servizi di neuropsichiatria e sanità mentale».

Housing sociale

Altra idea per i cittadini è l’housing sociale per gli over 50 con un partenariato pubblico-provato. «In questo modo al gestione sarà in mano a un ente, ma il Comune supervisionerà il tutto, proprio come per l’asilo nido che – e qui Cerini risponde alle critiche ricevute – non è stato privatizzato, ma solo esternalizzato».

Un’attenzione specifica verrà poi data alle nuove generazioni, dagli investimenti per la manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico delle scuole, fino alle attività di partecipazione dei giovani. «Perché  solo nel momento in cui il cittadino capisce che il bene pubblico è anche suo allora se ne prenderà cura», ha spiegato la vicesindaco Cristina Borroni.

No alla rotatoria del Buon Gesù

In questi giorni, inoltre, sindaco e candidati si sono recati nei vari quartieri della città per ascoltare le esigenze degli abitanti. Anche se per il Buon Gesù Partecipiamo ha un “asso nella manica”. Si tratta di Monica Scazzosi, rappresentante di quartiere che dice no alla rotatoria. «Come Castellanzesi abbiamo bisogno di accedere all’altro lato del Sempione, quindi ci impegneremo per degli attraversamenti in sicurezza, non per una rotonda più pericolosa».

Insomma, sanità, urbanistica, sociale e sicurezza. Le idee di Partecipiamo sono tante.  «Abbiamo lavorato molto in questi 5 anni, ma abbiamo ancora numerosi progetti da continuare e sono tutti obiettivi raggiungibili», conclude Cerini.

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