Catelli annuncia il via ai lavori al Galfra di Fagnano. Le minoranze: «Un errore»

fagnano olona galfra catelli minoranze

FAGNANO OLONA – Il clima nel mondo politico di Fagnano Olona non si rasserena, anzi dopo l’assemblea pubblica per discutere del progetto di allargamento del campo sportivo di via De Amicis le posizioni di maggioranza e minoranza si sembrano sempre più inconciliabili. Se da un lato il sindaco Elena Catelli annuncia che da qui a pochi giorni partiranno i lavori al Galfra, dall’altro i capigruppo di opposizione Paolo Carlesso, Marco Baroffio e Walter Lomi definiscono il progetto «uno scempio lacunoso che non darà risposte ai fagnanesi».

Terra battuta

«Là dove c’era l’erba ci sarà terra battuta». Questa la dura accusa dei consiglieri di minoranza nei confronti del progetto di costruire un campo da calcio in calcestre, progetto che, come ormai sanno anche i muri a Fagnano, prevede un allargamento in direzione del Monumento ai caduti di via Piave.

Presa in giro

«L’amministrazione ha speso 1000 euro per dare parola a 39 persone – dicono i capigruppo riguardo all’assemblea pubblica di giovedì 18 marzo – ma in realtà sono stati spesi per prendere in giro i cittadini fagnanesi, o perlomeno i mille che hanno firmato la petizione. Quei cittadini che hanno seguito l’incontro e che credevano veramente che si potesse trovare una soluzione condivisa, migliore di quel progetto che è stato presentato.

I lavori infatti sono stati assegnati a una impresa il 30 dicembre del 2020 e «nessuno degli amministratori ha avuto nemmeno il coraggio di dirla questa cosa. A cosa è servito l’incontro? A renderci conto che quel progetto è lacunoso in ogni sua parte».

Zero visione futura

Carlesso, Baroffio e Lomi continuano poi sottolineando che i lavori non daranno una soluzione ai bisogni dei cittadini, «poiché si distrugge senza avere una visione del domani e senza pensare a operazioni più sensate e utili. Rovinerete un parco denso di memoria collettiva per fare un campo in calcestre, con la pretesa di far giocare a calcio. Ma quest’opera nel tempo mostrerà tutti i suoi limiti e le sue problematiche».

Addio ad alberi sani

Uno dei temi più delicati è stato poi quello relativo al parere della Soprintendenza, «necessario, ma chiesto dopo l’aggiudicazione dei lavori e che non ha ancora ricevuto l’assenso. Lo stesso vale per il parere necessario dei Vigili del Fuoco, non ancora richiesto. Insomma – concludono le minoranze – si abbatteranno non 9 alberi, ma 14 in ottima salute, come confermato dall’agronomo a eccezione di due, di cui peraltro non era previsto l’abbattimento. Uno scempio vero e proprio, la rovina di un patrimonio storico e ambientale, che le generazioni precedenti di fagnanesi ci hanno affidato e che noi nel presente, non solo non riusciamo a conservare, ma ne decretiamo la distruzione».

Dal Castello massima trasparenza

Il sindaco però non ci sta e replica con fermezza, sostenendo che la maggioranza ha svolto tutti i passaggi necessari per l’approvazione del progetto e nella massima trasparenza. «Nonostante le accuse ricevute sono contenta dell’assemblea di giovedì, perché è stata la prova del nostro desiderio di coinvolgere la cittadinanza. Abbiamo sempre sostenuto il nostro piano, ma abbiamo voluto condividerlo con i fagnanesi, ascoltando le loro preoccupazioni e domande. Anzi, visto che la petizione aveva raccolto mille firme ci aspettavamo più partecipanti».

Dunque il Castello assicura assoluta sincerità e rispetto della legge, anche per quanto riguarda il coinvolgimento delle Soprintendenza. «Avendo fatto tutte le verifiche del caso abbiamo visto che il patrimonio protetto dall’ente non era tutto il parco del caduti, ma solamente il Monumento e quindi abbiamo mandato loro il nostro progetto e, una volta che ci hanno fatto delle osservazioni su come modificarlo, abbiamo subito accolto il loro parere e ci siamo adeguati», spiega Catelli.

Avanti tutta

Che assicura quindi la compattezza del gruppo di Più Fagnano, tant’è che i lavori al campo partiranno proprio in questi giorni. «Noi procediamo con la nostra visione perché abbiamo rispettato ogni iter e legge. E se le minoranze vogliono continuare a criticare forse dovrebbero pensare ai loro progetti, perché nel programma del 2018 di Fagnano Bene Comune vi era esattamente la stessa idea di allargare il campo verso via Piave, quindi perché ora che lo facciamo noi criticano?».

Assemblea pubblica sul Galfra di Fagnano. Ma la gara è già stata aggiudicata

fagnano olona galfra assemblea – MALPENSA24