CAVARIA CON PREMEZZO – Quello a cui si è assistito alla fine del consiglio comunale del 20 dicembre scorso induce il Pd di Cavaria con Premezzo a diverse riflessioni. «Riprendiamo la cronaca della stampa, in particolare Malpensa24 del giorno dopo», raccontano i dem in una nota diffusa dal circolo “Gianni Mottin”. «Al termine , dopo la dichiarazione del sindaco Franco Zeni sulla revoca degli incarichi amministrativi alla vicesindaco Lucia Ciconte, nonché assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica, incarichi di rilievo e tra i più importanti e onerosi , scoppia la bagarre, a dire dei giornalisti presenti. Sono dovuti intervenire i vigili presenti».
Le domande del Pd
«Hai rubato lo stipendio per cinque anni», grida il sindaco alla sua ex vice. «Bugiarda». Insomma, secondo i dem, «Grida e insulti da tutte e due le parti, un finale da cortile». E dal centrosinistra ora sollevano alcune domande: «E’ il sindaco che nomina gli assessori e sceglie le loro deleghe. Gli incarichi di assessore ai Lavori pubblici , Urbanistica e di vicesindaco sono stati conferiti con quale logica? Di competenza ? Di merito? Di premio? Di riconoscenza? Oppure di altro? Si potrebbe maliziosamente pensare che la crisi sia scoppiata in corrispondenza della predisposizione della Variante al Pgt, di cui ci siamo occupati nei giorni scorsi?»
Le risposte sino a oggi
Secondo il Pd è un’altra congettura possibile, dato che il sindaco non ha formulato elementi a sostegno della decisione della revoca. Rimane solo l’accusa di aver «rubato cinque anni di stipendio». E i dem incalzano: «Ma il primo cittadino dov’era? Lo ha capito alla fine dei cinque anni? E chi si è occupato dei lavori pubblici, dell’edilizia privata e del Pgt? Si rende conto il primo cittadino che la responsabilità ricade su di lui? Noi abbiamo nei giorni scorsi fatto delle chiare domande al sindaco sull’ambiente e sulla variante al Pgt non ottenendo nessuna risposta, sino ad oggi».