Centrodestra di Villa Cortese all’attacco: «Blitz della maggioranza sul Pgt»

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VILLA CORTESE – Il centrodestra di Villa Cortese polemizza con la maggioranza dopo l’approvazione definitiva della variante generale al Piano di governo del territorio, con i voti favorevoli del solo centrosinistra, nell’ultimo Consiglio comunale, martedì 9 novembre. «Innanzitutto – attacca il gruppo consiliare Nuovamente Villa – le modalità con cui abbiamo approvato questo Pgt ci lasciano perplessi. Dopo l’adozione, avvenuta mesi fa con un altro Consiglio e un’altra Giunta, ci siamo trovati ad esaminare l’approvazione definitiva del documento senza che le nuove consulte e commissioni siano state costituite e convocate. Non abbiamo avuto quindi modo di portare avanti un serio confronto in queste sedi, che dovrebbero essere gli organi preposti per farlo, sui contenuti, parecchio discutibili».

«Meno consumo di suolo? Solo slogan»

Su questi ultimi, incalza l’opposizione, «restano intatte tutte le criticità già riscontrate mesi fa. Contrariamente agli obiettivi previsti dall’Amministrazione, all’interno del documento la volontà di limitare il consumo di suolo resta solo uno slogan: nella realtà se ne consuma ad uso residenziale. L’azione più evidente di questo documento è la perdita dell’area verde di via Padre Kolbe in favore di un nuovo complesso residenziale. Con un centro storico ricco di edifici abbandonati e con piani attuativi largamente incompiuti, andare a intaccare 8.600 mq di terreno vergine è un grave errore».

A proposito di aree dismesse: nell’ex Sasit, in via Alberto da Giussano, «resta ancora in stand by la conclusione dei lavori già avviati con il precedente Pgt. La convenzione tra Comune e privato è stata prorogata di altri 6 anni rispetto ai 10 concordati in scadenza nel 2021. Nei fatti, questo piano resta incompiuto, considerata la mancata realizzazione degli altri edifici previsti. E restano incompiute soprattutto opere che venivano indicate come prioritarie dall’Amministrazione per la viabilità della zona, ossia la bretella di collegamento tra via Canova e via Alberto da Giussano e le due rotatorie che intrecciano via D’Azeglio, via Alberto da Giussano e via Canova».

Critiche su centro, viabilità e municipio

villacortese centrodestra pgt pnrrPer Nuovamente Villa andrebbe recuperato il centro storico, a partire da piazza Carroccio, «concepita senza un progetto complessivo e una logica d’insieme. Quella che vediamo oggi è il frutto di scelte urbanistiche profondamente discutibili, portate avanti dalle Amministrazioni di sinistra degli ultimi vent’anni: occorrerà ripensarla completamente. Altra perla di dubbio gusto è il palazzo municipale (nella foto qui sopra), una struttura completamente avulsa dal contesto circostante. Brutto e costato un sacco di soldi, quando al contrario si poteva acquistare e ristrutturare una delle vecchie corti lombarde del paese, valorizzando la memoria storica del territorio.

«Del Progetto ciclabili Alto milanese, che prevede lo sviluppo di una rete intercomunale di collegamento tra i comuni della zona e portato al voto dell’Aula nell’ambito delle linee programmatiche, non c’è nulla, né un cronoprogramma né un quadro dei costi. Per quanto riguarda poi la pista di via Pietro Micca, nonostante il finanziamento ministeriale a disposizione e l’esborso di decine di migliaia di euro per il progetto, non vede la luce da ormai più di due anni. Si parla ancora della realizzazione di un bosco urbano: un’ottima idea, promessa e disattesa da oltre 15 anni».

Fornara: «Centrosinistra muto sul Pnrr»

«Sono rimasta basita – aggiunge la consigliere Elena Fornara – dal fatto che in ben 3 ore di Consiglio, con argomenti importanti come la variante al Pgt e tutte le osservazioni da discutere e portare in votazione, con la bozza di accordo tra Città Metropolitana e Comuni per la gestione dei fondi del Pnrr, dalla maggioranza non sia arrivata la minima osservazione. Credo che il compito di un consigliere non sia solo presenziare e votare, ma soprattutto capire e proporre. Altro appunto è che la bozza di accordo sul Pnrr è molto vaga, in particolare manca completamente una stima dei costi per la realizzazione e gestione degli uffici comuni che analizzeranno i progetti per usufruire dei fondi».

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