Lega, Forza Italia e 5 Stelle affossano il governo Draghi. Ipotesi voto il 2 ottobre

ROMA – La maggioranza del governo Draghi non c’è più. Lega, Forza Italia e Movimento Cinque Stelle disertano il voto di fiducia e spianano la strada verso le elezioni anticipate. La risoluzione Casini sulla relazione del premier Mario Draghi passa a Palazzo Madama, ma con soli 95 voti favorevoli: a tenere in piedi il governo sono i senatori “grillini”, che salvano il numero legale dichiarandosi “presenti non votanti”. Domani mattina, 21 luglio, il passaggio alla Camera, dove probabilmente Draghi annuncerà le sue dimissioni.

La scelta di campo

Draghi nella sua replica al termine del dibattito in Senato aveva chiesto una scelta di campo, respingendo la richiesta del centrodestra di governo di varare una nuova maggioranza senza i 5 Stelle. «Oggi è l’ultima puntata del vostro reality show, decidete da che parte stare. Oggi o si va avanti con Draghi o si va a casa» sintetizzava in aula il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Alla fine la scelta di tre dei principali partner della maggioranza è di far mancare la fiducia a Draghi, non partecipando alla votazione.

La votazione

I senatori presenti in aula erano 192, di cui 133 votanti, per una maggioranza di 67. Hanno votato a favore in 95, mentre 38 si sono dichiarati contrari. Teoricamente il governo ha incassato la fiducia, anche se politicamente l’assenza di Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle affossa l’esperienza della maggioranza di unità nazionale. Il premier Mario Draghi ha lasciato il Senato mentre ancora erano in corso le “chiame”, ma non sarebbe intenzionato a salire al Quirinale già questa sera. Probabile che lo faccia dopo il secondo passaggio della “verifica”, in programma domani, 21 luglio, alla Camera dei Deputati a partire dalle 9.

Le reazioni

Si avvicina la campagna elettorale e le responsabilità dell’implosione della maggioranza di larghe intese viene rinfacciata da una parte all’altra. Per il segretario del PD Enrico Letta «la crisi di governo è folle. Far cadere il governo Draghi significa essere contro l’Italia e gli italiani». Il leader della Lega Matteo Salvini ribatte che «l’intero centrodestra era disponibile a proseguire senza i grillini, con Draghi a Palazzo Chigi e con un governo nuovo e più forte. Il Pd ha fatto saltare tutto». Dall’opposizione la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sfida Draghi: «Se vuole misurare il consenso si candidi alle elezioni».

Ora elezioni?

Elezioni, appunto. Alternative non sembrano essercene per l’uscita dalla crisi. Già si ipotizza il voto per domenica 25 settembre o più probabilmente domenica 2 ottobre se il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovesse decidere di sciogliere le Camere già entro questa settimana. In questo caso il nuovo Parlamento si riunirebbe per la prima volta il 21 ottobre.

Terremoto in Forza Italia

Dopo le tensioni tra i Cinque Stelle sulla fiducia o meno, è Forza Italia che finisce nel vortice delle divisioni. Nell’aula di Palazzo Madama si è sfilato solo il senatore Andrea Cangini, votando la fiducia in dissenso rispetto al gruppo azzurro. Ma lo strappo più eclatante è stato quello del ministro degli affari regionali Mariastella Gelmini: «Forza Italia ha definitivamente voltato le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia, e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini» le parole con cui l’ex coordinatrice regionale lombarda ha sbattuto la porta. «Mai avrei immaginato che il centrodestra di governo sarebbe riuscito nella missione, quasi impossibile, di sfilare a Conte la responsabilità della crisi. Questa Forza Italia non è il movimento politico in cui ho militato per quasi venticinque anni: non posso restare un minuto di più in questo partito». Nel corso del dibattito aveva suscitato scalpore uno scambio al vetriolo tra Gelmini e la senatrice Licia Ronzulli, fedelissima del leader Silvio Berlusconi. «Vai a piangere da un’altra parte e prenditi uno Xanax» avrebbe detto Ronzulli al ministro. Ricevendo in tutta risposta: «Contenta ora che hai mandato a casa il governo?».

governo draghi fiducia elezioni – MALPENSA24