Draghi chiede la fiducia e mette i partiti con le spalle al muro

ROMA – «Non ho molto altro da dire, ma chiedo che sia posta la fiducia sulla risoluzione del senatore Casini». Poche parole, cinque minuti di replica al dibattito in Senato, per il premier Mario Draghi che “dribbla” la risoluzione del centrodestra che invocava «un nuovo governo senza il M5S» e mette i partiti della sua maggioranza di unità nazionale con le spalle al muro. Perché sulla risoluzione dell’ex presidente della Camera sta scritto soltanto: “udite le comunicazioni del Presidente del Consiglio le approva”. Dunque i senatori potranno dire soltanto sì o no alla prosecuzione dell’esperienza di governo. L’alternativa sono le elezioni anticipate.

Il dibattito in Senato

La giornata più lunga del governo Draghi sta per arrivare al dunque. Alle 17 in punto, il presidente del Consiglio Mario Draghi si è presentato nell’aula di Palazzo Madama per il suo intervento di replica dopo il dibattito, da cui erano emerse, da un lato, la richiesta di «discontinuità» fatta dal “centrodestra di governo”, con Lega e Forza Italia che hanno chiesto un nuovo governo e una nuova maggioranza senza il Movimento Cinque Stelle, e dall’altro l’arroccamento dei pentastellati in difesa dei loro provvedimenti-bandiera, Reddito di Cittadinanza e Superbonus 110%.

La replica di Draghi

«Credo nella democrazia parlamentare e mi riconosco in questa. Niente richiesta di pieni poteri, va bene?». Nella sua replica, l’ex presidente della BCE ha risposto a tono ai Cinque Stelle, chiarendo da una parte che sul Superbonus «bisogna riparare al malfatto» sul meccanismo di cessione dei crediti per «tirare fuori dai guai le migliaia di imprese che aspettano i crediti» e dall’altra che «il Reddito di cittadinanza è una cosa buona, ma se non funziona è una cosa cattiva». E ha sostanzialmente ignorato l’appello del centrodestra, lasciando tutti di stucco quando ha chiuso l’intervento chiedendo di votare «la fiducia sulla risoluzione presentata dal senatore Casini». Alle 17.30 la seduta riprende con le dichiarazioni di voto, con il centrodestra che sembrerebbe orientato a non votare la risoluzione di Casini.

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