Tour de France. Pogacar, la vittoria dell’orgoglio davanti a Vingegaard

ciclismo tour pogacar vingegaard

In ogni caso, che tappa! Vince Tadej Pogacar all’altiporto di Peyragudes, vince Jonas Vingegaard che si difende e cede all’avversario solo i quattro secondi di abbuono che ci sono tra primo e secondo, vince Brandon McNulty che firma la corsa della vita e si porta a casa il numero rosso del più combattivo.

LA CORSA. La giornata comincia male per la UAE Emirates con la rinuncia forzata di Rafal Majka, che si è procurato uno stiramento alal coscia ieri, quando in pieno sforzo gli si è si è rotta la catena. a Pogacar ha trovato prima uno straordinario Mikkel Bjerg che ha spianato le montagne e poi un ancora più favoloso Brandon McNulty che ha tirato tutto il Val Louron e poi quasi tutto il Peyragudes. Quando si stacca Kuss, Pogacar passa incredibilmente in vantaggio numerico su Vingegaard: 2 contro 1 per il duello finale

Il resto del Tour ci prova: vanno in fuga in tanti, Geschke e Ciccone si spartiscono i punti per la maglia a pois, ma tutto passa in secondo piano di fronte al duello testa a testa tra i due grandi del Tour.

McNulty in salita li recupera tutti, stacca uno ad uno Adam Yates, David Gaudu, Enric Mas, Aleksandr Vlasov, Louis Meintjes, poi anche Nairo Quintana, quindi anche Geraint Thomas che ha provato a resistere in tutte le maniere e comunque, pur pagando, ha rafforzato la sua terza posizione in classifica generale. Bene anche Romain Bardet, che dopo la scoppola di ieri attacca da lontano, deve arrendersi a Pogacar e Vingegaard, ma recupera un minuto su quasi tutti i rivali e si rilancia nella lotta alla Top 5.

Quando capisce di non averrne per staccare Vingegaard, Pogacar punta alla vittoria di tappa, tenta uno scatto ai 400 metri, ingolosisce il rivale che lo passa, poi reagisce e mette la sua ruota davanti a quella di Vingegaard per conquistare la sua nona tappa in carriera al Tour de France.

che ci sono tra primo e secondo, vince Brandon McNulty che firma la corsa della vita e si porta a casa il numero rosso del più combattivo.

LA CORSA. La giornata comincia male per la UAE Emirates con la rinuncia forzata di Rafal Majka, che si è procurato uno stiramento alla coscia ieri, quando in pieno sforzo gli si è si è rotta la catena. a Pogacar ha trovato prima uno straordinario Mikkel Bjerg che ha spianato le montagne e poi un ancora più favoloso Brandon McNulty che ha tirato tutto il Val Louron e poi quasi tutto il Peyragudes. Quando si stacca Kuss, Pogacar passa incredibilmente in vantaggio numerico su Vingegaard: 2 contro 1 per il duello finale

Il resto del Tour ci prova: vanno in fuga in tanti, Geschke e Ciccone si spartiscono i punti per la maglia a pois, ma tutto passa in secondo piano di fronte al duello testa a testa tra i due grandi del Tour.

McNulty in salita li recupera tutti, stacca uno ad uno Adam Yates, David Gaudu, Enric Mas, Aleksandr Vlasov, Louis Meintjes, poi anche Nairo Quintana, quindi anche Geraint Thomas che ha provato a resistere in tutte le maniere e comunque, pur pagando, ha rafforzato la sua terza posizione in classifica generale. Bene anche Romain Bardet, che dopo la scoppola di ieri attacca da lontano, deve arrendersi a Pogacar e Vingegaard, ma recupera un minuto su quasi tutti i rivali e si rilancia nella lotta alla Top 5.

Quando capisce di non averrne per staccare Vingegaard, Pogacar punta alla vittoria di tappa, tenta uno scatto ai 400 metri, ingolosisce il rivale che lo passa, poi reagisce e mette la sua ruota davanti a quella di Vingegaard per conquistare la sua nona tappa in carriera al Tour de France.

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