«Chi prende il reddito di cittadinanza a Solbiate non fa nulla». Melis contro Leo

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SOLBIATE OLONA – Quale sarà il destino di chi percepisce il reddito di cittadinanza a Solbiate? Verranno coinvolti in attività socialmente utili? Oppure il progetto si concluderà in mero assistenzialismo? Su questi temi si confrontano, con toni particolarmente accesi, il gruppo di maggioranza Più Solbiate e la lista di opposizione Voce Solbiatese.

Non avete fatto niente in un anno

La questione, emersa nell’ultimo consiglio comunale, verte proprio sulla possibilità di far svolgere delle attività per la comunità a chi percepisce il reddito di cittadinanza. Da un lato, l’ex sindaco Luigi Melis accusa l’assessore al Sociale, Giuseppe Leo, di non essere in grado di sviluppare questi progetti. «Avete già più di un anno di ritardo, periodo nel quale queste persone non hanno svolto nessun servizio. Hanno semplicemente percepito l’aiuto economico. Una totale impreparazione da parte di questa amministrazione», dice Melis.

Noi ci siamo mossi, ma i centri di impiego no

Accusa alla quale contrattacca subito il vicesindaco Leo, che fornisce tutti i numeri sulla questione. «Secondo la nostra ultima verifica, del 21 settembre, sono 24 i percettori a Solbiate. In particolare, 21 ricevono il reddito di cittadinanza e 3 di pensione. Inoltre – continua – da gennaio 2020 abbiamo fatto partire l’iter per individuare queste persone, segnalarle all’ufficio di collocamento e convocarle per dei colloqui per capire quali attività potessero svolgere». Secondo l’amministrazione Saporiti, però, una volta concluso il processo, già nel febbraio 2020, spettava ai centri di impiego convocare i soggetti in questione. «Cosa che a oggi non è ancora stata fatta», spiega Leo.

Pensiamo ad attività di vigilanza

Melis, tuttavia, non demorde e continua con l’attacco. «Le amministrazioni devono redigere questi progetti ancora prima dell’intervento dei centri di impiego, quindi questa è una semplice scusa». Più Solbiate, però, sostiene di avere le idee pronte. «Agli inizi di settembre, abbiamo approvato in giunta un piano per le attività da svolgere, come vigilanza e apertura e chiusura parchi. Ma dobbiamo aspettare i centri di impiego. Infatti, in Valle Olona non è ancora partito nessun progetto. Ecco perché, tramite l’azienda consortile del Medio Olona abbiamo inviato una lettera al centro per l’impiego di Busto Arsizio chiedendo loro di dirci le tempistiche con le quali intendono attivarsi», conclude Leo.

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