Chiede sussidio ma non ne ha diritto e aggredisce i carabinieri: da Cerro in cella

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CERRO MAGGIORE – È stato processato per direttissima questa mattina, venerdì 26 novembre, per aver aggredito i carabinieri che gli avevano notificato una diffida per indebita richiesta del reddito di cittadinanza. L’uomo, un trentenne italiano di Cerro Maggiore, era detenuto ai domiciliari a casa della madre in seguito a una condanna a 2 anni e 6 mesi per maltrattamenti in famiglia.

I carabinieri di Cerro Maggiore si sono presentati al suo domicilio per notificargli la diffida del magistrato di sorveglianza in quanto indagato per indebita richiesta del reddito di cittadinanza. Per tutta risposta, l’uomo ha dato in escandescenze, forse in stato di ubriachezza o sotto l’effetto di un sovradosaggio di psicofarmaci, o entrambe le cose; fatto sta che ha poi cercato di appiccare il fuoco ad alcuni fazzoletti e a una tovaglia, ma è stato bloccato in tempo dai militari.

«Voi siete solo dei postini – ha urlato – il magistrato non mi arresterà mai. Sbirri di m…». Mentre i carabinieri lo ammanettavano, ha colpito uno di loro con un calcio. È così finito alla sbarra per direttissima in Tribunale a Busto Arsizio. L’accusa era rappresentata dal pm Nadia Calcaterra; il giudice Veronica Giacoia ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.

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