Chirurgia vascolare: intervento complesso con tecniche innovative riuscito a Varese

VARESEUn altro intervento di rilievo è stato portato a termine nelle sale operatorie dell’Ospedale di Circolo di Varese. Si tratta questa volta di un’operazione di chirurgia vascolare di estrema complessità, la seconda nel suo genere in Italia. È stata utilizzata una soluzione innovativa con una nuova protesi di cui l’Asst Sette Laghi si è dotata appositamente per l’intervento, in collaborazione con uno specialista cinese.

L’intervento

Ad ospitare l’intervento il blocco operatorio dell’ospedale varesino, ad eseguirlo un’équipe di chirurgia vascolare (nella foto) coordinata da Gabriele Piffaretti, in un team multidisciplinare formato dai chirurghi vascolari Nicola Rivolta e Marco Franchin, i colleghi di radiologia interventistica Federico Fontana e Filippo Piacentino, e l’anestesista Gaia Rossini. Si è trattato nel dettaglio del posizionamento, con tecnica endovascolare, di un’endoprotesi dell’arco aortico distale con fenestrazione “in situ” dell’arteria succlavia sinistra. In termini più semplici è stato eseguito un intervento di chirurgia vascolare di estrema complessità ed eleganza tecnica, su un paziente portatore di aneurisma post-traumatico cronico dell’aorta toracica discendente al suo tratto in arco distale, affetto da obesità grave e bronco pneumopatia cronica ostruttiva in ossigeno-terapia.

Soluzioni innovative

L’approccio totalmente endovascolare, e quindi mini-traumatica, ha permesso di evitare l’intervento open per via toracotomia ed ha garantito il pieno recupero in meno di una settimana. Il paziente, un sessantenne, aveva scoperto di aver sviluppato un grosso aneurisma nel segmento distale dell’arco aortico in prossimità dell’emergenza della carotide comune sinistra e succlavia sinistra. Il posizionamento dell’endoprotesi vascolare per escludere funzionalmente l’aneurisma in quel tratto, e mettere quindi in sicurezza il paziente, comporta inevitabilmente il “sacrificio” intenzionale dell’origine dell’arteria succlavia sinistra. Per ovviare al problema, anziché procedere come da tradizione, con la creazione di un bypass che avrebbe collegato la carotide sinistra con la succlavia, si è deciso di procedere, sempre per via endovascolare, con una soluzione innovativa, introdotta per la prima volta in Cina dal professor Shu di Pechino grazie ad una nuova protesi di cui Asst Sette Laghi si è dotata proprio per consentire questo intervento.

I vantaggi

Grazie ad un catetere inserito partendo dal braccio sinistro, si è potuto procedere a creare, tramite un catetere dotato di palloncino autocentrante e di un ago apposito, un foro nel tessuto dell’endoprotesi e al successivo inserimento di uno stent ricoperto per riperfondere in maniera anatomica anterograda la succlavia sinistra e la vertebrale ipsilaterale. «Questo intervento ha permesso di evitare un’operazione con toracotomia, ovvero con apertura del torace, garantendo gli stessi esiti chirurgici, ma un rischio di mortalità inferiore e di morbilità cerebrovascolare molto inferiore, con un decorso post operatorio molto più celere e sostanzialmente indolore – spiega il professor Gabriele Piffaretti, coordinatore dell’équipe che ha eseguito l’intervento, che è anche docente all’Università dell’Insubria – il rischio di mortalità intraoperatorio si abbassa, anche se rimane alto il rischio che si verifichino complicanze, a causa del sito particolarmente delicato in cui è stato necessario intervenire. Ma tutto si è svolto nel migliore dei modi, nonostante la conformazione del collo del paziente obeso ponesse importanti difficoltà tecniche».

Collaborazione con Pechino

L’intervento chirurgico è stato preceduto da uno studio approfondito delle immagini Tac da parte di tutta l’équipe multidisciplinare e da un confronto con il professor Shu da Pechino. Un intervento che apre la strada a nuove e importanti collaborazioni internazionali per la Chirurgia vascolare varesina. «Complimenti all’equipe multidisciplinare che ha realizzato questo intervento – ha tenuto a commentare il direttore generale di Asst Sette Laghi Gianni Bonelli – che dimostra una volta di più l’eccellenza dei nostri professionisti. Meritano il massimo impegno da parte dell’azienda per poter continuare a disporre delle tecnologie e dei dispositivi medici più innovativi».