Chiude unica filiale, nel Legnanese tre frazioni senza più servizi bancari

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PARABIAGO – Fra pochi giorni tre frazioni di comuni del Legnanese resteranno senza più banche. Risulterà così impossibile svolgere qualsiasi operazione finanziaria, come un semplice prelievo di denaro allo sportello Bancomat, senza spostarsi di alcuni chilometri. Una difficoltà non da poco per molti cittadini, a partire da quelli anziani sprovvisti di automobile. La surreale situazione è l’effetto dei tagli operati da Banca Intesa San Paolo, l’unico istituto bancario presente con proprie filiali a Cantalupo, frazione del comune di Cerro Maggiore, Villastanza e Villapia (Parabiago). Da sabato prossimo, 22 giugno, tali filiali chiuderanno i battenti e non sarà più possibile usufruire di alcun servizio.

Interrogazione della Lega al ministro Tria

Sulla chiusura delle filiali nelle frazioni, la Lega ha presentato una interrogazione al ministro dell’Economia Giovanni Tria. «Quegli sportelli – osservano i deputati Fabrizio Cecchetti e Fabio Boniardi – svolgono un servizio fondamentale, quasi sociale, soprattutto per coloro che non hanno la possibilità di spostarsi su Cerro e Parabiago. I cittadini, soprattutto anziani e non automuniti, hanno bisogno di un rapporto personale con gli impiegati di banca e per la maggior parte di loro risulta complicato utilizzare servizi di home banking. Per questo chiediamo risolutamente che venga valutata l’opportunità di un ripensamento e di rimandare ogni decisione almeno alla fine dell’anno».

Proposto potenziamento dei servizi negli uffici postali

I più svantaggiati appaiono gli abitanti di Villapia, i più lontani dal centro. Una soluzione potrebbe essere mantenere l’apertura della filiale solo in alcuni giorni della settimana o in orari ridotti. A Cantalupo, invece, si potrebbero potenziare i servizi finanziari dell’ufficio postale, dove non esiste neppure lo sportello Bancomat, aprendovi almeno il servizio Banco Posta. Stessa situazione a Villastanza, dove i deputati del Carroccio suggeriscono una soluzione analoga. «Se una persona anziana – rimarca l’on. Cecchetti  – deve comprare il pane e non ha contanti, come fa? Ci auguriamo che il buonsenso prevalga e che si trovi una soluzione ragionevole rispetto alla prospettiva di un isolamento da questo servizio finanziario ormai basilare per la vita quotidiana».

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