Ciao Pres, insegna agli angeli come si arbitra. Busto saluta De Bernardi

BUSTO ARSIZIO – Alla Chiesa del Redentore si sono svolti stamattina, alla presenza dei familiari (moglie Tina e i figli Diego, Claudio e Anna) e degli amici più stretti, i funerali di Vincenzo De Bernardi, storico presidente della sezione di Busto dell’Associazione Italiana Arbitri della Figc, spentosi all’improvviso nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 maggio all’età di 65 anni.

Riposa in pace Pres

Nato il 18 agosto 1954, Vincenzo diventa arbitro nel 1982, l’anno del Mundial. Inizia fina da subito a collaborare in sezione come consigliere e designatore. Nel 1992 viene nominato presidente della sezione di Busto Arsizio. La sua presidenza durerà sino al 2012. Nei vent’anni di presidenza sono molteplici i riconoscimenti per gli arbitri di Busto Arsizio. Per la prima volta nella storia, la sezione locale calca i campi della serie A con Marco Avallano; di serie C con Gorletta, Caccia, Lunardon (poi internazionale a San Marino) e Cappello; di D con Gonnella, Tovaglieri, Milani, Carrara (suo successore alla presidenza), Gorletta, Raimondi, Grossano e Colombo e Frasson; nel calcio a 5 con Cucchi, Fiorello, Sartorato, Gallone, Mutinari, Schillaci, Commodaro, Spinelli e Mondello. Durante la sua gestione, la Lombardia vede per la prima volta una donna, la sinaghina Gioiggi, dirigere sui campi di Eccellenza. De Bernardi porta la sezione nel nuovo millennio con moltissime novità. La più importante lo spostamento della sede dagli storici locali di via Biagio Bellotti, ai più moderni e funzionali in via Espinasse. Con lui vede la luce il Torneo Busto a 5, giunto ora alla diciottesima edizione. Altra intuizione del Pres, come tutti lo chiamavano, i raduni per gli arbitri con test atletici e regolamentari in varie location tra cui Jesolo, Bellaria. Tanti e numerosi anche i riconoscimenti: Arbitro Benemerito, il più alto status per le giacchette nere, ma ha anche la Stella di Bronzo per meriti sportivi dal Coni e la Pasqua dell’Atleta dal Comune di Busto Arsizio. In città è anche conosciuto come imprenditore, avendo gestito con il fratello Mario prima e il figlio Claudio poi alcune scuole guida (“ha insegnato a guidare a mezza Busto”).

Il cordoglio

Numerosissimi i ricordi e gli attestati d’affetto (e persino uno striscione “Ciao Pres” e una maglia, nella foto) per Vincenzo De bernardi.

Marcello Nicchi (Presidente dell’Aia): “De Bernardi lascia un vuoto incolmabile per tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne le qualità umane, la professionalità e la passione associativa. Per anni ha rappresentato un punto di riferimento per tutti gli associati garantendo un efficiente supporto al calcio locale, realizzando iniziative innovative e collaborando costantemente con il mondo sportivo e sociale del territorio. Il ricordo di quanto fatto da Vincenzo a vantaggio dello sport resterà indelebile negli anni”.

Laura Rogora (Assessore allo Sport del Comune di Busto Arsizio): “Chi lascia un buon ricordo non parte mai. Sicuramente la città di Busto non ti dimenticherà mai. Tu che hai fatto della cultura dello sport e ei suoi valori uno stile di vita, sempre con il sorriso. L’assessorato allo sport si stringe intorno alla famiglia”.

Alberto Zaroli (ex vicepresidente di Busto e attuale componente della Commissione Nazionale Aia): “Per vent’anni il presidente della mia sezione, per sempre un amico sincero. Quante cose abbiamo fatto insieme, quante telefonate, quante decisioni condivise, quanto lavoro fatto e quanto altro avremmo potuto farne. Le difficoltà, i progetti, l’infinita passione. Anche il disagio di questi ultimi anni in cui ti sentivi meno coinvolto. Non era facile dirti che nessuno si sarebbe mai dimenticato dell’immenso lavoro che avevi fatto. Forse un giorno scopriremo che non ci siamo perduti e che tutta questa tristezza in realtà non è mai esistita. Questi sono e resteranno i migliori anni della nostra vita”.

Il ricordo: c’è solo un Presidente

Fra i tanti post di ricordi circolati su Facebook abbiamo voluto riprenderne uno in particolare: “Correva l’anno 1994, avevo 17 anni: andai a ballare un sabato sera con l’amico Beppe alla Discoteca “Settimo Cielo” di Caleppio (BG). Usciamo alle 2-2:30… batteria auto scarica. Panico: al mattino io avrei dovuto arbitare e Beppe nel pomeriggio. Beppe prende il cellulare e mi dice: “Chiamo il Pres“. Pensavo scherzasse: e invece chiama a casa Vincenzo De Bernardi. Tempo 1 ora e il Pres si presenta alla discoteca a prenderci. Scende dall’auto: mi aspettavo cazziatone, ma invece rideva. Abbiamo fatto il viaggio Caleppio-Busto a dire cazzate e farci grassi risate. Nel viaggio capii quanto era grande il cuore del nostro Pres e quanto fosse buono. Onorato di averti conosciuto! C’è solo un Presidente!”.

Arbitri Busto De Bernardi – MALPENSA24