Cattaneo: “Tornare a correre sarà come una rinascita”

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Mattia Cattaneo sta vivendo queste giornate nella sua casa di Bergamo, al centro di una delle province più colpite dalla pandemia. Il portacolori della Deceuninck Quick-Step si racconta a tuttobiciweb: «Sono giornate molto difficili per tutti noi. È come essere in guerra, ma senza bombe. Non mi sarei mai aspettato di vivere una situazione simile. Sto cercando di mantenere la condizione fisica, ma devo ammettere che allenarsi senza avere obiettivi precisi è difficile, soprattutto a livello mentale. Mi auguro che tutto questo possa finire in fretta».

Come sta gestendo gli allenamenti?
«Seguo le istruzioni che mi vengono fornite dalla squadra, per avere un lavoro allineato con tutti i compagni, un aspetto molto importante. Potendo usare solo i rulli non è semplice essere in perfetta forma. Sto cercando di mantenere la condizione fisica e generalmente divido l’allenamento in due sessioni: un’ora e mezza al mattino e un’altra al pomeriggio».

Alcune squadre stanno tagliando gli stipendi ai corridori. Qual è il suo pensiero?
«Sicuramente non è cosa bella. Penso però che, vista la difficile situazione, tutti dobbiamo essere in grado di adattarci e di fare dei sacrifici, per quanto non sia semplice per nessuno. Questo virus sta mettendo il ginocchio il mondo intero, non solo quello dello sport. Spero vivamente in una grande ripresa, spero davvero che questa si riveli una brutta parentesi che si chiude per permetterci di tornare ai livelli di prima».

Sta riscoprendo nuovi hobby che la frenesia delle corse le aveva fatto accantonare?
«Mi sto godendo un po’ la casa anche se devo ammettere che non è un vivere sereno, vista la situazione. Una mia grande passione sono i Lego, nonostante io abbia quasi trent’anni… (ride). Un Lego preferito? Ne avrò fatti circa cinquanta da quando sono piccolo, è difficile sceglierne uno. Una cosa certa però, è che richiedono molto tempo. Non posso dire di averla riscoperta ma mi tiene occupato».

Come si immagina la ripresa?
«La ripresa rappresenterà sicuramente una rinascita. Dopo tutte queste settimane sui rulli non sarà semplice trovare una condizione perfetta, anche se avremo sicuramente qualche settimana per poterci allenare su strada prima di tornare a gareggiare. Penso che in corsa, almeno inizialmente, si vedranno cose strane. La mia idea è che quei corridori che hanno potuto allenarsi maggiormente su strada possano avere un certo vantaggio rispetto a noi che ci stiamo allenando sui rulli e magari ci sarà qualche “crisi” inaspettata, specie nel riadattamento. Questo è solamente un mio pensiero, magari non succederà niente di tutto questo, spero di scoprirlo presto, perché vorrebbe dire che abbiamo superato questo momento e che siamo tornati alla nostra routine, ammetto di sentirne la mancanza».

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