Alejandro Valverde (41 anni) non finisce mai di stupire

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Alejandro Valverde firma l’ennesimo capolavoro della sua carriera e va a vincere la sesta tappa del Delfinato, grazie ad una volata in salita che gli ha consentito di precedere Geoghegan Hart, che aveva tentato il colpo per la Ineos, e la coppia della Bora formata da Konrad e  Kelderman.

La corsa, partita velocissima con una grande lotta per azzeccare la fuga giusta, si è animata prima sul Col de Porte e poi sulla salita che porta al traguardo di Le Sappey en Chartreuse. Tra i 14 battistrada ha tentato l’allungo Lawson Craddock della EF Nippo, già in avanscoperta anche ieri, mentre a setacciare il gruppo sul Col del Porte sono state le accelerazioni della Astana prima e della Movistar poi, alle quali è stato costretto a cedere l’ex leader della corsa Lukas Postlberger.

Sulla salita finale prima Carlos Verona e poi Miguel Angel Lopez sono stati bravissimi a tenere sotto controllo tutti gli attacchi e a mettere in crisi tanti corridori con il loro ritmo. Ai 600 metri Geoghegan Hart ha tentato il colpo grazie e Geraint Thomas che gli ha fatto il buco: il primo a capire il pericolo è stato l’eterno Valverde, 41 anni, che ha scatenato tutta la sua potenza sui pedali andando a rimontare l’inglese e a cogliere il successo.

«Sono molto felice per la vittoria ottenuta qui – ha detto Valverde al termine della sesta tappa della corsa francese -. Prima di tutto, voglio ringraziare enormemente la squadra per tutti questi giorni di lavoro. Hanno fatto un ottimo lavoro dall’inizio della settimana, e nella parte finale di oggi, ancora di più».

E ancora: «Poco prima del traguardo, López mi ha chiesto se doveva continuare ad andare veloce per non far avvicinare nessuno all’arrivo e io ho risposto di sì. Ho un ringraziamento speciale a lui, perché ha lavorato incredibilmente bene. La Ineos è partita fortissimo per lo sprint, ha accelerato Geoghegan Hart ma quando ho visto che Geraint Thomas si è fermato, non ho più avuto dubbi: dovevo uscire per coprire quel gap. Ho cercato di regolare il gruppo e quando ho visto il traguardo, ero già arrivato».

Per Valverde non esistono vittorie speciali e ogni successo è unico per lui. Lo spagnolo a dicembre stava pensando di ritirarsi poi, visti i risultati ottenuti, l’idea di scendere dalla bici si è allontanata. In questo 2021 ha ottenuto la prima vittoria al GP Indurain, poi due piazzamenti ai Paesi Baschi, un quinto posto all’Amstel Gold Race, terzo alla Freccia Vallone e quarto alla Liegi-Bastogne-Liegi, risultati sicuramente importanti che portano lo spagnolo, ad essere ancora uno dei corridori più competitivi. In questo Delfinato era già arrivato terzo nella seconda frazione e oggi finalmente è riuscito a tagliare per primo il traguardo.

«Se questo è un trionfo speciale? Sì, la verità è che tutto quello che effettivamente riesco a fare adesso è speciale. Stare davanti ai migliori, disputare questi trionfi, tutto è bello quando hai fatto tanto in questo sport. Per quanto riguarda la classifica generale abbiamo Miguel Ángel Lopez ed Enric Mas, che hanno dimostrato di essere molto bravi, e ci sono due giorni di montagne impegnative davanti, in cui entrambi possono lottare per i primi posti in classifica». Non solo Mas e Lopez posso lottare per la classifica, ma anche Valverde può migliorare la sua posizione, poiché è solo a 1’03” da Lutsenko.

Il kazako Lutsenko è la nuova maglia gialla della corsa.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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