I Cinque stelle: «Antonelli vuol prendere tempo e fa slittare il consiglio comunale»

busto consiglio comunale accam

BUSTO ARSIZIO – La decisione del sindaco di far slittare il consiglio di una settimana non piace ai consiglieri di minoranza. Ma anche a qualcuno di maggioranza, che sta aspettando di sentire quale è la posizione del sindaco rispetto a quanto emerso dalla maxi inchiesta in corso. I più decisi a dare battaglia sulla decisione sono i Cinque stelle Claudia Cerini e Luigi Genoni: «Questo spostamento di data non si comprende. Siamo di fronte a una situazione gravissima rispetto alla quale abbiamo fatto, tramite interrogazione, domande precise ad Antonelli e che richiedono risposte piuttosto urgenti. E lui che fa sposta il consiglio? La sensazione è che sta prendendo tempo».

La motivazione ufficiale

Lo slittamento della data dal 21 al 28 maggio, proposto dal sindaco Antonelli al presidente del consiglio Mariani, viene giustificato dalla necessità di verificare una delibera riguarda l’acquisizione di una società da parte di Agesp. Ed proprio su questo i grillini attaccano: «A parte che il consiglio è stato stabilito da tempo e proporre proprio ora di rinviarlo ci sembra quanto meno scorretto. Tanto più che si rinvia su un tema inerente le Partecipate, materia che era di competenza di Carmine Gorrasi. E su un acquisizione di cui nessuno sapeva nulla e che conferma come questa maggioranza sia sempre poco trasparente. Noi quella delibera prima di vederla in consiglio vorremmo approfondirla, capire di cosa si tratti esattamente. Dicono che non ci sarebbero i tempi per fare ulteriori verifiche. Ma come si fa su una materia, che oggi risulta ancor più delicata di prima, approvare atti senza la possibilità di capire?».

C’è da spostare una macchina: accesso agli atti

Ma i consiglieri Claudia Cerini e Luigi Genoni non si limiteranno a fare bagarre solo sul rinvio. I grillini, infatti, hanno presentato anche un’interrogazione dettagliata sul caso Mensa dei poveri con una serie di domande rivolte al sindaco e fatto un accesso agli atti per sapere se Nino Caianiello aveva l’autorizzazione per parcheggiare la propria vettura nel cortile del Comune ogni volta che veniva a Busto per incontrare il sindaco Emanuele Antonelli a Palazzo Gilardoni. «Questa cosa sono in tanti ad avercela detta – spiega Cerini – e vorremmo approfondirla. Tanto più che è stato fatto una specie di regolamento in cui si stabilisce dove parcheggiano gli assessori e dove i consiglieri».

E poi ci sono le domande contenute nell’interrogazione, ovvero: quale sia stato il ruolo di Nino Caianiello, più volte frequentatore del municipio, in merito alle nomine di consulenti e dirigenti del Comune e delle Partecipate, Agesp compresa; ovvero quali siano state le nomine “suggerite” dallo stesso e quali accolte ed oggi di fatto operanti; quali sono, se presi, i provvedimenti nei confronti del consigliere Gorrasi, anche rispetto alle deleghe ed agli incarichi che ricopre; come intende procedere anche nei confronti del cda di Accam e del suo direttore, i cui vertici sono stati indagati; da ultimo, le tempistiche e le modalità per la revisione del piano industriale di Accam, in quanto inficiato dalle irregolarità emerse per effetto delle indagini svolte dalla Magistratura in questi giorni.

cinque stelle antonelli consiglio – MALPENSA24