Code e assembramenti al T2 di Malpensa. Cub: «Pericoloso lavorare così»

MALPENSA – Le foto che si moltiplicano sul web mostrano a Malpensa pericolosi assembramenti e code che escono addirittura in strada. Succede al Terminal 2, l’unico operativo da domenica sera dopo la chiusura di Linate e del T1. E succede in particolar modo durante i voli di Egypt air diretti al Cairo. Oggi, va detto, ci sarà l’ultimo prima del blocco dei voli anche per l’Egitto. Ma nel frattempo i sindacati vanno all’attacco e chiedono garanzie per i lavoratori che – così come prevedono le norme per evitare la diffusione del Coronavirus – devono essere messi nelle condizioni di lavorare senza il timore di poter essere contagiati.

Code assembramenti T2 Malpensa

Il T2 affollato

Code assembramenti T2 Malpensa

«Non ci sono le condizioni per continuare a lavorare». A dirlo è Renzo Canavesi della Cub Trasporti. «Da giorni denunciamo a tutte le autorità competenti la situazione lavorativa a Malpensa non nel rispetto delle disposizioni di sicurezza Coronavirus. Assistiamo in questi giorni ad un affollamento di passeggeri che lasciano l’Italia, con file senza nessuna sicurezza per passeggeri e lavoratori, tutti concentrati al T2 notoriamente più piccolo e con un unico accesso. Per risparmiare sui costi di gestione, si è preferito chiudere il T1 che sicuramente avrebbe consentito maggiore spazio e quindi minore possibilità di contatti, mentre ora si impone ai lavoratori la chiusura degli spogliatoi e della mensa aziendale».

Code assembramenti T2 Malpensa

Cassa integrazione

Sul fronte economico, la Cub Trasporti fa sapere che finalmente anche Aviapartner, nonostante la totale inoperosità dei suoi oltre 500 lavoratori, ha deciso di aprire la procedura di Cassa integrazione straordinaria. «Ma non vuole anticipare il sussidio ai lavoratori, attraverso un giro di dare/avere con l’Inps, che così dovranno aspettare mesi per avere poco più di 900 euro. Airport invece, non vuole ritirare la procedura per licenziare i lavoratori, che dovrebbero passare ad Aviapartner per il cambio di gestione di Air France, inesistente in quanto tutto è fermo per il coronavirus».

Mascherine al cargo

Canavesi torna infine sulla mancanza di dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherine) per i lavoratori del cargo, l’unico settore che regge la pesante crisi che ha invece azzerato il trasporto passeggeri. «Da 15 giorni abbiamo chiesto alle Autorità Sanitarie, a Sea e a Enac di intervenire per la mancanza di sistemi protettivi. In particolare ai lavoratori di Mle non  è stata consegnata nessuna misura protettiva, e nessuna autorità preposta è intervenuta. Mentre come cittadini giustamente siamo costretti a fare la spesa nei supermercati pochi per volta o addirittura ci verrà vietato di passeggiare e fare sport all’aperto, a Malpensa nessuno interviene per il rispetto delle norme di sicurezza antivirus. Per questi motivi invitiamo i lavoratori, nel rispetto della salute individuale e pubblica, a non prestare attività lavorativa non a norma antivirus».

Code assembramenti T2 Malpensa – MALPENSA24