Code ai mercati della provincia di Varese. Fiva: «Aree sicure. Prova superata»

mercato provincia varese calzavara

VARESE – «Tanti Comuni della nostra provincia hanno autorizzato la riapertura dei mercati, ovviamente solo per i banchi alimentari. Chiediamo ai sindaci che ancora non hanno dato l’ok di firmare la necessaria ordinanza, consentendoci di lavorare. Mentre alla Regione inviamo la richiesta di compiere un ulteriore passo avanti, autorizzando la ripresa dell’attività anche per i venditori di piante e fiori, visto che fioristi e vivai hanno regolarmente ripreso le attività». Rodolfo Calzavara, presidente provinciale della Federazione italiana venditori ambulanti (Fiva), commenta positivamente la prova sul campo della parziale riapertura delle aree mercatali: i principali comuni del Varesotto hanno rilasciato le autorizzazioni e nel corso di questa settimana altri lo faranno, a partire da Somma Lombardo e Luino dove lo storico mercato tornerà in attività.

Prova superata ai pieni voti

«A chi ha ancora qualche timore, dico che la prova sul campo è stata superata senza problemi: gli ingressi alle aree, separati dall’uscita, sono stati circoscritti e regolamentati dal un “covid manager” nominato da ogni singola amministrazione comunale, come previsto dal protocollo regionale. Anche ogni singolo banco è stato delimitato ed è sempre stato garantito il distanziamento sociale, così come la distanza tra un punto vendita e l’altro».

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La risposta dei clienti

Ma la notizia più importante è la risposta della gente: «L’affluenza è stata ottima, a dimostrazione della necessità del servizio offerto, ma anche del fatto che tutti all’aperto ci sentiamo più protetti. La gente è arrivata serena, ha atteso in modo ordinato il proprio turno. In alcuni mercati abbiamo registrato code fino a 200 metri all’ingresso dell’area transennata. Del resto, certi prodotti, certe “chicche”, si trovano solo qui, senza contare l’eccezionale rapporto qualità-prezzo che, soprattutto in un momento di difficoltà economica, è un valore che ogni famiglia prende in grande considerazione. Sono i clienti a dare valore alla nostra attività, scegliendola, premiandola, optando una per spesa ecologica e intelligente».

I numeri della nostra provincia

La riapertura della gran parte dei 240 banchi alimentari rappresenta una fondamentale boccata d’ossigeno per circa mille lavoratori, un quinto del totale delle persone occupate nei 102 mercati attivi nel Varesotto, in una provincia che conta 1.400 ambulanti iscritti alla Camera di Commercio (il totale regionale supera i 21.000, quello nazionale è invece di 183.000 attività).

Adesso tocca ai fioristi

«Il prossimo step», insiste Calzavara, «prima di arrivare alla graduale ripresa di tutte le attività, può senz’altro essere la riapertura dei banchi di piante e fiori, anche e soprattutto perché per i florovivaisti è questo il periodo dell’anno più redditizio e continuare a tenerli chiusi ancora per altre settimane, significherebbe compromettere irrimediabilmente l’intera loro stagione. Ci consentano di salvare il salvabile, da parte nostra garantiamo il massimo rispetto delle normative igienico-sanitarie, cosa che nei punti vendita della grande distribuzione è più difficile assicurare».

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