Notizie sui contagi nel comune, botta e risposta a Cerro tra sindaco e opposizioni

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CERRO MAGGIORE – Infuria la polemica a Cerro Maggiore tra maggioranza e opposizioni sulla gestione delle informazioni relative ai contagi da coronavirus nel comune. La giunta di centrodestra risponde oggi, mercoledì 6 maggio, con un torrenziale comunicato alle accuse mosse dalle minoranze rappresentate da Insieme con Antonio Lazzati, Bene Comune-Landoni sindaco, Progetto Comune-UDC e Grande Nord, queste ultime due non rappresentate in Consiglio comunale; non sono invece entrati nella polemica i Cinque Stelle, almeno in questa fase. Quello che viene rinfacciato a Berra & C. è non aver garantito notizie tempestive sui contagi nel comune e di non averne date sui decessi nelle RSA di Cerro e di Cantalupo. Non basta: il Comune avrebbe dato anche informazioni infondate, ad esempio sull’esecuzione dei tamponi per tutti i pazienti e il personale delle RSA.

Berra: «Minoranze senza idee né voglia di fare»

«Siamo di nuovo qui – ribatte oggi il sindaco, Giuseppina Berra – a rispondere agli atteggiamenti di presunta superiorità morale di un’opposizione che, anche in questo frangente, ha dimostrato il vuoto assoluto di idee. Aspettano con irrequieta ansia i numeri quotidiani del contagio, senza nemmeno capire che quei dati non sono certezze, ma per essere un utile strumento, vanno studiati, ragionati e contestualizzati, calandoli nella realtà locale, altrimenti si corre il rischio di indicare ufficialmente casi di falsi positivi segnando e limitando la vita di questo o quel cittadino. Tanto più questo aspetto è da tenere in considerazione sulle RSA, che sono enti privati sottoposti al controllo degli organi sanitari e quindi non direttamente del Comune. Abbiamo tenuto – ribadisce Berra – un filo diretto con le strutture, monitorando le situazioni che si sono nettamente aggravate solo alla fine del mese di aprile. Abbiamo fatto quello che spetta al nostro ruolo, anzi oltre. La straordinaria situazione di tutti questi mesi ci ha imposto azioni importanti e immediate; gli organi preposti ai controlli, per le informazioni in nostro possesso, sono stati da noi informati periodicamente. Non ci siamo mai fermati e non abbiamo scaricato la colpa su altri, ma non possiamo né vogliamo prenderci colpe che non ci competono. Nella cosiddetta “fase 1” abbiamo agito, nel silenzio, cercando di coinvolgere tutti e informare nelle sedi preposte, sui social e tra la gente, ma anche in questo frangente siamo stati attaccati. Troppo facile – conclude il primo cittadino – criticare senza nemmeno conoscere il problema, perché lanciare il sasso, sparire e ricomparire per criticare col senno del poi, è l’arte di chi non ha idee o peggio di chi non ha voglia di fare».

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