Coinger, Aliverti a Marino: «Populismo e fake news. È già in campagna elettorale»

JERAGO CON ORAGO – «Il consigliere Marino inizia la campagna elettorale con l’argomento più populista in assoluto. Condito da fandonie e sfondoni clamorosi. Forse era meglio se non rinunciava a fare il senatore…». Il sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti all’attacco della raccolta firme che il gruppo di opposizione Gente di Jerago con Orago, guidato in consiglio comunale dal responsabile locale del partito di Giorgia Meloni, Salvatore Rosario Marino. «E chissà – aggiunge Aliverti – se si ricorda chi deteneva la delega all’ambiente quando in ambito Coinger nel 2014 si iniziò a costruire il percorso per arrivare alla tariffa puntuale. Proprio lui, il signor Marino. Forse era assessore a sua insaputa?».

Le risposte sulla Tarip

Non ci sta, il sindaco Aliverti, a trovarsi sotto attacco sulla questione della tariffa puntuale di bacino che tocca 22 Comuni: «Nel giorno in cui la sua leader di partito s’insedia a Palazzo Chigi, dove dovrà dimostrare responsabilità istituzionale ai massimi livelli, il capo di Fratelli d’Italia di Jerago con Orago scende in piazza per una raccolta firme che prende di mira la tariffa puntuale di bacino Coinger. Con un volantino pieno di errori e di fake news». Il primo cittadino li smonta uno ad uno. «Non è vero che la tariffa fissa è uguale per tutti. Nelle assemblee pubbliche è stato spiegato chiaramente che dipende dalle dotazioni di bidoni e sacchi che vengono consegnate e la differenza tra utenze domestiche e non domestiche è notevole. E ancora, dice che non si sa quanto si paga, ma non è vero, perché c’è un piano finanziario triennale approvato. Si conoscerà il costo della singola presa quando saranno state consegnate le dotazioni e calcolate tutte le prese, soprattutto perché vanno correttamente misurate le utenze non domestiche. Forse Marino dimentica che il sistema normalizzato, a cui vorrebbe tornare lui, non era per niente equo. Con la tariffa calcolata sui metri quadri, ad esempio, diversi anziani che vivono soli in una casa grande con l’attuale sistema tariffario pagano di più pur non essendo più “ricchi”. Ma evidentemente Marino non conosce il territorio e le reali esigenze dei cittadini». E ancora: «Straparla di “clausola sociale”, che però è l’obbligo di continuità occupazionale quando c’è un cambio di appalto ma non ha niente a che vedere con la tariffa dei rifiuti. Già oggi non è prevista nessuna compensazione per le famiglie numerose, tanto che l’autorità Arera si sta interrogando sull’opportunità di introdurla. A quel punto anche Coinger si adeguerà. Ma se il consigliere Marino vuole che il Comune di Jerago con Orago introduca contributi mirati per agevolare il pagamento della Tarip per le famiglie numerose, faccia una proposta e la discuteremo in consiglio comunale». Infine, il tema della progressività: «Altra bufala, perché per i servizi a tariffa non è prevista. E anche quando parla di ricorrere al libero mercato, sarebbe bene che andasse a rileggersi il testo unico ambientale del 2006, che assegna al Comune la competenza del piano finanziario Tari».

L’affondo: «È demagogia»

Insomma, per Emilio Aliverti il consigliere d’opposizione sta facendo «solo demagogia da bar, per sfruttare il malumore di una novità che inevitabilmente porterà qualche disagio», ma che è «stata approvata da 22 Comuni Coinger, l’ultimo nel 2020». Eppure, ricorda il sindaco «all’assemblea pubblica all’area feste, pur essendo presente, il consigliere Marino non aveva rivolto neanche una domanda. Così come già ai tempi della riunione della consulta territorio del 2018 in cui era stato esposto il progetto Tarip, quando non aveva eccepito di una virgola né sollevato un tema, salvo poi fare il circo in consiglio mostrando totale spregio delle consulte». Un film già visto, per il sindaco di Jerago con Orago: «Come sull’illuminazione pubblica, sul viale Rejna, sulla piscina. Quelle di Marino sono posizioni da vero reazionario. Vuole che nel nostro paese non ci sia sviluppo, vuole che rimanga tutto fermo e che si ritorni al passato, mentre la nostra amministrazione lavora per l’apertura in termini di servizi e di attrattività. E l’esempio è la piscina, su cui nonostante le gufate dell’opposizione abbiamo superato l’emergenza Covid e, senza rimetterci un quattrino, con il nuovo gestore abbiamo un gioiellino che funziona alla grande».

Le altre polemiche

Nel mirino anche gli altri attacchi che il gruppo “Gente di Jerago con Orago” rivolge all’amministrazione nel volantino in distribuzione in questi giorni. Sui tigli di viale Rejna: «Ha raccolto firme contro un progetto che non c’era. Noi metteremo mano alle piante, nel rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza. Lui nei cinque anni in cui è stato assessore all’ambiente cosa ha fatto per quel viale? Come direbbe Cetto Laqualunque, una beata…». Sull’asfaltatura di via Foscolo: «Le priorità le stabilisce l’amministrazione, nell’elenco per il 2023 ci sono anche via Pilatello, via Castello, via Pasubio, via Donizetti». E sul caro bollette: «Il consigliere Marino vorrebbe che stanziassimo 100mila euro da distribuire a pioggia alle famiglie di Jerago con Orago. Ma lo chieda al governo, come abbiamo fatto noi scrivendo a Draghi. Se ne faccia carico il presidente del consiglio che fa parte del suo stesso partito». Il sindaco Aliverti chiude con una considerazione. «Demagogia, populismo, ignoranza di leggi, norme e regolamenti da parte di chi, pur essendo stato assessore, dimostra di non aver capito come si amministra la cosa pubblica. Invece che pensare a fare il sindaco, forse era meglio se non rinunciava a fare il senatore. Avrebbe potuto risolvere il problema delle bollette, e non solo per Jerago con Orago…».

Jerago con Orago Emilio Aliverti – MALPENSA24